18 ottobre 2017

Pietraperzia nella letteratura




Renato Guttuso
 Occupazione delle terre incolte in Sicilia
A proposito diri ferimenti a Pietraperzia, contenuti in opere letterarie, è capitato di
discuterne tra me e Paolo Zappulla qualche mese fa parlando (proprio nei locali della biblioteca) del romanzo di Pirandello” I vecchi e i giovani”. Dalla mia lettura del romanzo avvenuta negli anni del liceo (che per me significa tra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso: detta così mi fa impressione) non avevo conservato il ricordo della citazione di Pietraperzia a proposito della ricostruzione dei moti dei fasci siciliani, della loro repressione e della dichiarazione dello stato d’assedio in Sicilia. Di quella drammatica pagina di storia che ha riguardato anche il nostro comune (culminato nel capodanno 1894 con un eccidio che contò otto morti e 15 feriti tra la popolazione) avevo letto e mi ero documentato in altre opere storiografiche, ma quel riferimento nell’opera di Pirandello proprio non la ricordavo più.
Ciò mi ha motivato a rileggere il romanzo e non me ne sono pentito. La rilettura ( a distanza di tempo) non è solo ripercorrere emozioni già vissute ma scoprirne di nuove; emozioni che cambiano e si arricchiscono con il tempo e l’esperienza della vita; come sono appassionato delle letture sono un convinto sostenitore delle riletture. Per tornare alla questione dei fasci siciliani e delle vicende di Pietraperzia, varrebbe certamente la pena fare una ricognizione dei materiali storici disponibili e tornare a parlane per approfondire una pagina di storia delle nostre comunità che, per come si sviluppò, non è stata storia locale, ma storia nazionale.

Salvatore Di Gregorio