Renato Guttuso Occupazione delle terre incolte in Sicilia |
discuterne tra me e Paolo Zappulla qualche mese fa parlando (proprio nei locali della biblioteca) del romanzo di Pirandello” I vecchi e i giovani”. Dalla mia lettura del romanzo avvenuta negli anni del liceo (che per me significa tra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso: detta così mi fa impressione) non avevo conservato il ricordo della citazione di Pietraperzia a proposito della ricostruzione dei moti dei fasci siciliani, della loro repressione e della dichiarazione dello stato d’assedio in Sicilia. Di quella drammatica pagina di storia che ha riguardato anche il nostro comune (culminato nel capodanno 1894 con un eccidio che contò otto morti e 15 feriti tra la popolazione) avevo letto e mi ero documentato in altre opere storiografiche, ma quel riferimento nell’opera di Pirandello proprio non la ricordavo più.
Ciò mi ha
motivato a rileggere il romanzo e non me ne sono pentito. La rilettura ( a
distanza di tempo) non è solo ripercorrere emozioni già vissute ma scoprirne di
nuove; emozioni che cambiano e si arricchiscono con il tempo e l’esperienza
della vita; come sono appassionato delle letture sono un convinto sostenitore
delle riletture. Per tornare alla questione dei fasci siciliani e delle vicende
di Pietraperzia, varrebbe certamente la pena fare una ricognizione dei
materiali storici disponibili e tornare a parlane per approfondire una pagina
di storia delle nostre comunità che, per come si sviluppò, non è stata storia locale,
ma storia nazionale.
Salvatore
Di Gregorio