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03 dicembre 2017

Invito alla lettura: le recensioni dei nostri lettori


Di seguito le recensioni di due novità librarie presenti nella biblioteca di Pietraperzia, scritte da Nadia Di Gloria e Ilenia Di Perri.

L’ULTIMO GIORNO DI SOLE
di Giorgio Faletti


Concepita come una rappresentazione teatrale, “L’ultimo giorno di sole” è l’ultima opera scritta da Giorgio Faletti, uscita postuma a tre anni dalla morte dello scrittore piemontese. Durante questi tre anni, l’opera è stata trasformata in un racconto, per permettere ai suoi affezionati lettori di usufruire, attraverso le pagine di un libro, dell'ultimo lavoro a cui l'autore si era dedicato.
La storia ha come protagonista Linda, ex direttrice di un’agenzia di viaggi con un matrimonio fallito alle spalle. Mentre tutti cercano di sfuggire ad un'imminente esplosione solare che investirà la Terra, ad eccezione di una piccola area denominata ‘Terre della speranza’, verso cui tutti si dirigono, Linda resta nella sua piccola città di provincia e affronta con coraggio quello che avverrà, osservando con disincanto i luoghi della sua memoria: inizia così il suo viaggio a ritroso nei ricordi, dal suo primo amore immaginario, nato dalle pagine di un vecchio sussidiario scolastico, all’incontro con Nicola, suo marito, e infine con Adriana, l'amica transessuale, ognuno dei quali le ha regalato un modo nuovo di vedere le cose.
Il racconto, intervallato dalle poesie composte dallo stesso Faletti per la piece teatrale, rappresenta l'idea embrionale di un romanzo, che l'autore non riuscì a realizzare. Mancano la trama avvolgente e lo spessore psicologico dei personaggi , a cui l'autore ci aveva da tempo abituati. Nonostante ciò, L'ultimo giorno di sole ha una struttura coerente, poiché segue il percorso logico del viaggio interiore della protagonista.
“In quel momento, in un lampo, ho capito uno dei limiti fondamentali degli esseri umani, forse la causa principale della nostra infelicità. La difficoltà a quantificare il tempo, non nella misura, ma nella memoria. Se ogni uomo avesse potuto ricordare ogni singolo istante della sua vita, se avesse avuto il dono di poterla ripercorrere raggruppandola non in anni e in mesi ma identificandola passo per passo in minuti e in secondi, sono certa che l’esistenza sarebbe sembrata a tutti molto più lunga.” E’ con queste parole che Linda riflette sulla vita, sulla necessità quasi ossessiva degli esseri umani di lottare contro il tempo che sfugge e di volerlo controllare, ma la vita spesso sconvolge i piani e ci costringe a fermarci ed ad affrontare gli eventi con un sano fatalismo, dando il giusto valore alle cose.
La sensazione che permea ogni singola pagina di questo libro è la serenità con cui Linda va incontro al proprio destino, a testa alta, con lo stesso coraggio con cui Giorgio Faletti, malato da alcuni mesi, affronterà i suoi ultimi giorni di vita. E’ in questa chiave di lettura che le vite di Linda e dell’autore si intrecciano, Linda prende il posto di Faletti, le sue parole rappresentano l’ultimo saluto che l’autore rivolge ai suoi lettori, lasciandoci il ricordo di una personalità poliedrica ed affascinante, capace di esprimere con elegante schiettezza il suo ricco mondo interiore.  (Nadia Di Gloria)

CORTILE NOSTALGIA
di Giuseppina Torregrossa

I libri di Giuseppina Torregrossa sono destinati a tutti, a chi ama la propria sicilianità, ma ancor di più per chi non ha ancora compreso  in ché cosa consista questa nostra peculiare sicilianità. La Torregrossa può essere definita l'autrice più “siciliana” del panorama moderno, quella che riesce a cogliere e catturare l'essenza di questa nostra Sicilia, amata e odiata allo stesso tempo.
Il suo ultimo romanzo “Cortile nostalgia” racchiude tutto questo: la speranza di un mondo migliore, l’ amore per la famiglia che solo chi vive lontano da essa può capire, l'unione con altri popoli, il rapporto di uguaglianza che in Sicilia ha sempre caratterizzato i tempi. Palermo fa da cornice a questa storia, come una madre accoglie a braccia aperta tutti i suoi figli, siciliani e non, senza distinzione di razza o provenienza.
Giuseppina Torregrossa definisce Palermo la grande madre, la madre che aspetta pazientemente i suoi figli, che li ama incondizionatamente.
Libro intenso, che si lascia leggere velocemente; trascinandoti in una realtà tutta siciliana, dove non ci sono confini, né razze, ma soltanto l'amore per la propria città, cioè Palermo.
Consiglio di leggere questo romanzo a chi ama la narrativa, ma anche a chi non l'ama, perché quest’ultimo lavoro della Torregrossa è molto più di un semplice romanzo. Inoltre da appassionata lettrice, invito a leggere  tutti i suoi libri, perché raccontano di una Sicilia di altri tempi, dalla mentalità a volte arcaica, dei suoi colori, odori,  passioni, della sua miseria e della sua nobiltà.
Ribadisco ancora una volta, i suoi romanzi  sono molto di  più di semplici libri di narrativa. (Ilenia Di Perri)