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04 marzo 2021

IL PALAZZO CALABRESE-DI MARTINO A MODICA

L'elegante prospettiva del corso principale della città di Modica è interrotta a sud dalla mole compatta e monumentale di un edificio che fa da elemento regolatore dello sviluppo urbano che seguì alla copertura dell'alveo del torrente e all'utilizzo, a scopo edificatorio, dei terreni liberati dagli orti.

Il palazzo, i cui lavori di edificazione iniziarono a fine '800 per concludersi nel 1903, ha la veste classica e la rigorosa simmetria dell'eclettismo architettonico Umbertino ottocentesco.

Il Pronao con la Serliana al piano nobile e l'apparato decorativo, non banale, conferiscono all'architettura l'impressione complessiva di equilibrio tra le parti e il tutto. Un’architettura decorosa e in linea con la mirabile unità di stile ed il carattere monumentale di molti degli edifici che si affacciano sul corso lungo tutto il suo percorso.

Un’autentica impresa la costruzione del palazzo, sostenuta da un considerevole impiego di risorse finanziarie ma anche da notevole dose di ambizione senza la quale imprese come queste sono impossibili.

Protagonisti dell'impresa i Calabrese, famiglia di costruttori arrivati a Modica dalla Calabria (da cui il cognome), a seguito del terremoto del 1693, attratti dalle grandi occasioni di lavoro offerte dalla ricostruzione.

Successivamente i Calabrese imparentatisi con la ricca famiglia di imprenditori Di Martino, approderanno con merito e fortuna ad una condizione di ragguardevole prosperità economica e prestigio sociale che vorranno rendere evidente con la fabbrica del palazzo di famiglia.

I Calabrese si distingueranno nel corso del secolo scorso per aver avuto fra i propri componenti uomini di autentico valore. Il letterato professore Salvatore, cultore di studi classici Greci e Latini, che insegnò nel Liceo Classico di Modica tra la fine dell'800 ed i primi anni trenta, formando generazioni di studenti provenienti anche da altre parti dell'isola richiamati dalla sua fama. I suoi figli, Francesco dall'ingegno brillante, lauree in Farmacia, Agraria e Veterinaria, che resse anche l'amministrazione cittadina come Podestà, e Luigi medico chirurgo dalle straordinarie competenze.

Quel grande edificio, posto nel cuore della città, concorrerà ancora a lungo con la sua solida eleganza alla qualità del decoro urbano di cui è ricca la città di Modica.

La mia ricostruzione grafica coglie l'edificio e gli spazi circostanti in epoca antica e precedente alle sistemazioni recenti, nel tentativo di restituire la suggestione che proviene dalle vecchie foto di edifici e delle loro storie dimenticate.

Armando Laurella