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21 dicembre 2017

Invito alla lettura: Alibi di una notte






Devo premettere di essere un’appassionata lettrice di libri gialli e di thriller in genere, ma ho trovato che Alibi di una notte sia tra i migliori romanzi di Sandra Brown. Autrice di molti bestsellers dal talento letterario eccezionale. Il racconto è avvincente e ben costruito, non scontato e con una descrizione impeccabile dei personaggi.
Nella città di Charleston in una lussuosa suite di albergo, dove viveva, viene rinvenuto il cadavere di Lute Pettijohn, ricco e potente proprietario dell’albergo. Un uomo di dubbia moralità dai molti intrallazzi e con molti nemici. Nemici nella malavita, nemici nella polizia e ci sono sospetti anche su Davee, la giovane vedova, diventata libera e milionaria con la ricca eredità.
Gli intrighi sulla morte di Lute s’infittiscono coinvolgendo anche le persone che indagano il caso. Infatti una persona vicina all'integerrimo Hammond Cross, che aspira a diventare il nuovo procuratore distrettuale, trama per depistare la sua inchiesta. La sera dell’omicidio Hammond conosce una donna, Alex Ladd. Con lei ha una notte di passione. Nel corso delle indagini la bella psicologa Alex Ladd, della quale si è innamorato, diventerà, per una serie di coincidenze, una delle principali sospettate che però, per la sera dell'omicidio, ha un alibi di ferro. Il nostro aspirante procuratore dovrà indagare anche la donna per scoprire chi è il pericoloso killer. Il finale, come ogni giallo che si rispetti, è sorprendente e inaspettato.

09 dicembre 2017

Invito alla lettura: Un segreto nel cuore





Nicholas Sparks autore di tanti libri d’amore in "Un segreto nel cuore" costruisce una perfetta storia di mistero e di colpi di scena. Infatti non è solo una storia di amore, c’è il dolore e c’è la rinascita. Ambientato a New Bern , nello stato della Carolina del Nord. La tranquilla città della Pepsi Cola dove i giorni scorrono sempre uguali.
La tragica morte, di una giovane donna, Missy Ryan, investita in un incidente stradale, sconvolge la vita di Miles, marito e vice sceriffo di New Bern e del figlio Jonah. Le indagini di Miles non portano a niente e il responsabile che ha causato la morte di Missy rimane sconosciuto. Sono passati due anni da quel giorno tragico quando nella classe di Jonah arriva la nuova insegnante, Sarah. Tra Miles e Sarah, anche lei con un passato doloroso e difficile, nascerà un sentimento forte. Una storia d’amore, mai banale, che porta a riflettere sul rapporto ideale tra un uomo e una donna. Un racconto dalla trama coinvolgente ed emozionante, con imprevedibili giochi del destino, che fanno di questo romanzo "un'opera", sia nel ritmo narrativo che nella descrizione dei luoghi e dei personaggi; con un epilogo sorprendente. Un libro che tiene inchiodati alle pagine, dalla prima all'ultima.
Lina Viola


il libro è disponibile in biblioteca. Per prenotarlo clicca qui




30 novembre 2017

Kazuo Ishiguro: non solo Nobel per la Letteratura, ma anche vincitore di un Premio Letterario siciliano




A un anno dall'inaspettata vincita di Bob Dylan, il premio Nobel per la Letteratura 2017 è stato assegnato allo scrittore giapponese naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro perché, come si legge nella motivazione, "nei suoi romanzi di grande impatto emotivo ha svelato l'abisso che si nasconde sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo".
Prima di Ishiguro soltanto ad altri due scrittori giapponesi è stato assegnato il Nobel alla letteratura: Yasunari Kawabata nel 1968 e Kenzaburō Ōe nel 1994.
Kazuo Ishiguro è nato a Nagasaki l'8 novembre 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960. Il soggiorno, che avrebbe dovuto essere temporaneo, divenne definitivo.
Pur frequentando fin da bambino le scuole in Inghilterra, Ishiguro fu educato secondo le tradizioni giapponesi. Si è laureato in filosofia e letteratura alla University of Kent (1978), ha poi seguito corsi di scrittura creativa, avendo tra gli insegnanti Malcom Bradbury e Angela Carter.
Attualmente vive a Londra con la moglie scozzese, Lorna MacDougall, assistente sociale, e la loro figlia Naomi.
A Nagasaki, pochi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, sono ambientati il suo romanzo d'esordio Un pallido orizzonte di colline, del 1982, di cui è protagonista una donna giapponese, e il secondo Un artista del mondo fluttuante del 1986, che vede al centro un anziano pittore, per cui gli venne assegnato il premio Withbread, mentre con quella che è, forse, la sua opera più conosciuta, Quel che resta del giorno ha conquistato il premio Man Booker Prize nel 1989.



Da questo libro è stato tratto l'omonimo film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson, diretto da James Ivory e vincitore del Premio Oscar nel 1994. Nel 2005 ha scritto Non lasciarmi per il quale ha ricevuto il Premio Alex.
Anche Non lasciarmi diventa un film, con la regia di Mark Romanek (2010).
Dopo una lunga pausa con Il gigante sepolto il suo ultimo romanzo del 2015 lo scrittore anglo-giapponese torna a sorprendere, trasportando i lettori in una dimensione fantastica con la storia di Beatrice e Axl, una coppia di anziani in viaggio tra draghi, giganti, folletti nella Britannia del VI secolo, alcuni anni dopo la morte di Re Artù, per trovare il figlio lontano che non sanno più se esista veramente.
Anche di questo libro sono stati acquisiti i diritti, dal produttore hollywoodiano Scott Rudin, per farne un film.
Tra i suoi libri anche Gli inconsolabili dove il mistero è la chiave di volta di ogni vicenda e Quando eravamo orfani, in cui un detective scruta il mondo che precipita verso l'esplosione totale.
Complessivamente sono sette i suoi romanzi, tutti bestseller e pluripremiati, a cui si aggiungono i racconti, tutti pubblicati in Italia da Einaudi.
Kazuo Ishiguro è stato premiato anche in Sicilia nel 2009 con l’opera Notturni vincendo la sesta edizione del Premio letterario internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” che si svolge a Santa Margherita di Belice nel Palazzo Filangeri di Cutò.
Si ricorda inoltre che a Giuseppe Tomasi di Lampedusa sarà dedicato il prossimo incontro con l’Autore, promosso dall’Associazione Amici della Biblioteca.
Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo” – si legge nella motivazione della giuria – è scrittura crepuscolare, carica di melanconia, con sprazzi di virilità attraverso i quali l’autore, mosso da una pietas severa ed autentica, cerca di disincagliare le proprie creature dall’accidiosa frustrazione che portano dentro. Ishiguro, al di là delle sue origini, mostra anche con “Notturni” le radici di una formazione che coniuga echi dublinesi con la migliore letteratura angloamericana.
Francesco Valenti, Il primo cittadino di Santa Margherita di Belice, nella sua lettera di congratulazioni allo scrittore scrive: "In quell'occasione abbiamo avuto modo di conoscerla e addentrarci nella limpidezza malinconica della sua scrittura.
Oggi, ricordando quel giorno, riconosciamo ancora una volta l'importanza del lavoro svolto dalla giuria presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi e l'indiscutibile valore di un premio che, anno dopo anno, è capace di promuovere sensibilmente la letteratura e l'incontro tra le culture".

Emiliano Spampinato


09 novembre 2017

NOVITÀ IN LIBRERIA - SIMONETTA AGNELLO HORNBY



Nessuno può volare
Simonetta Agnello Hornby
Feltrinelli Editore 2017



Quando si nasce in una famiglia come quella di Simonetta Agnello Hornby, sin da piccoli si cresce con la consapevolezza che si è "tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un po' 'strane'". Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza della cugina Ninì, sordomuta ("Ninì non parla bene," si spiega agli estranei), dell'amata bambinaia ungherese Giuliana, un po' zoppa, del padre con una gamba malata, e della "pizzuta" prozia Rosina, cleptomane – quando l'argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché "la zia non deve sentirsi imbarazzata"… E poi naturalmente conosciamo George, sia attraverso le parole di sua madre – non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile (la chiave sta proprio nel titolo: "nessuno può volare") –, sia grazie alla sua voce, che si alterna come un controcanto ironico (cento per cento british), ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli di chi si muove in carrozzina. E proprio come Simonetta con le storie di un tempo passato ci regala uno sguardo insolito e genuino sul mondo, così anche George, a cui quindici anni fa è stata diagnosticata la sclerosi multipla, ci consegna un punto di vista diverso da cui osservare le città che abitiamo, le persone che ci circondano e noi stessi. "Come, accanto ai colori dell'arcobaleno, lo spettro cromatico della luce ha altri colori invisibili a occhio nudo, così io vorrei che questo libro potesse aiutare i lettori a vedere lo spettro diverso in cui la nostra società si compone."

06 novembre 2017

NOVITÀ IN LIBRERIA - ALESSANDRO ZACCURI

Come non letto. 10 classici +1 che possono ancora cambiare il mondo
Alessandro Zaccuri
Ponte delle Grazie
Con la letteratura, forse, non si mangia. Ma si può dare da mangiare. I libri, se non altro quelle opere che si meritano il nome di classici, da sempre sono un nutrimento per l'anima, e in certi casi possono anche rivelarsi utili per nutrire i corpi o comunque per aiutare a vivere una vita più dignitosa. È quanto ha sperimentato lo scrittore e critico Alessandro Zaccuri nei suoi incontri pubblici, intitolati Come non letto, che sanciscono una positiva alleanza tra letteratura e solidarietà. Basta avere un concreto progetto di assistenza per i bisognosi, beni (non soldi) da raccogliere e un libro di cui parlare: Zaccuri racconta e interpreta, il pubblico porta in cambio la sua offerta materiale.
Come non letto è nato così, ma adesso è cresciuto a sua volta in un libro, i cui diritti saranno devoluti all'Associazione Nocetum di Milano. Suddiviso in dieci capitoli più uno, affronta altrettanti capolavori della narrativa, soprattutto grandi romanzi dell'Ottocento, individuandone le rispettive tematiche fondamentali: il sogno per Don Chisciotte, la vendetta per Il conte di Montecristo, il mistero per Moby Dick, il male per Dracula e così via. Offre in questo modo un'originale chiave di lettura e suggerisce nuove, impreviste prospettive per accostarsi alle opere, e intanto incoraggia il lettore a darne una propria interpretazione (e ovviamente a leggerle o rileggerle). La grande letteratura dimostra di non essere un passatempo per privilegiati e si conferma un'esperienza fondamentale e incisiva, non solo per il piacere del singolo lettore, ma per il bene della società nel suo complesso. E se anche non vogliamo più chiamarla "impegnata", resta capace di dare il suo piccolo contributo per rendere il mondo un posto migliore.

L'INTERVISTA di Salvatore Carrubba
Spesso l'autore si dimentica del lettore, ma da questa distrazione può nascere un capolavoro: gli autori si distraggono e si mettono in ascolto dei personaggi, lasciando un po' di spazio ai lettori. In questi casi, gli autori lasciano degli spiragli che ci permettono di guardare con più intensità nel laboratorio dello scrittore e di capire più in profondità i meccanismo del racconto – spiega Alessandro Zaccuri, che nel suo libro "Come non letto. 10 classici + 1 che possono ancora cambiare il mondo" prende in esame una serie di capolavori della letteratura che permettono al lettore di avere uno sguardo diverso sulla realtà.



31 ottobre 2017

NOVITÀ IN LIBRERIA - ANDREA CAMILLERI



Esercizi di memoria
Andrea Camilleri
Rizzoli, 2017





Ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato, vestito di tutto punto mi siedo al tavolo del mio studio e scrivo. Sono un uomo molto disciplinato, un perfetto impiegato della scrittura. Forse con qualche vizio, perché mentre scrivo fumo, molto, e bevo birra. E scrivo, io scrivo sempre. Questo è Camilleri. Poi a novant'anni arriva il buio. E così come non era terrorizzato dalla pagina bianca, combatte anche l'oscurità della cecità e inizia a dettare. La sua produzione letteraria trova nell'oralità una nuova via per raccontare le sue storie. Ma se forte era la sua disciplina prima, lo è ancora di più oggi che può contare esclusivamente
sulla sua memoria. E quindi occorre tenerla in esercizio: osservare nei dettagli i ricordi, rappresentarsi nella mente le scene. Quelli qui pubblicati, come dice lui, sono i compiti per l'estate: 23 storie pensate in 23 giorni, che raccontano come nitide istantanee la sua vita unica e, sullo sfondo, quella del nostro Paese. La memoria qui non è mai appesantita né dalla malinconia né dal rimpianto. Per questo Camilleri ha chiesto a chi parla attraverso i colori, le forme e i volumi di rendere il suo esercizio più godibile, più leggero, più spettacolare. L'ideale della mia scrittura è di farla diventare un gioco di leggerezza, un intrecciarsi aereo di suoni e parole. Vorrei che somigliasse agli esercizi di un'acrobata che vola da un trapezio all'altro facendo magari un triplo salto mortale, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mostrare la fatica, l'impegno quotidiano, la presenza del rischio che hanno reso possibili quelle evoluzioni. Se la trapezista mostrasse la fatica per raggiungere quella grazia, lo spettatore certamente non godrebbe dello spettacolo.




30 ottobre 2017

NELLE LIBRERIE LA FIABA "IL VECCHIO ULIVO E L'UCCELLO DEL PARADISO"



Roma, 23 ottobre 2017 – È in tutte le librerie ‘Il Vecchio Ulivo e l’Uccello del Paradiso’, di Lucia Miccichè, una favola pensata per bambini e adulti, illustrata dagli acquerelli di Nicolò Speciale.
Non tutto è visibile agli occhi del mondo. A volte, ‘il Segreto’ è osservare ad occhi chiusi. Ascoltare la melodia dei sogni e risvegliare la purezza taciuta nel cuore di ognuno di noi.
A questo esorta la favola ambientata in un antico villaggio medievale, Terra di Pietra, in Sicilia.
Il luogo è dimora di una creatura incantata, che dovrà compiere un’ardua missione: quella di raggiungere un tesoro antichissimo. Il dono in questione è una ricchezza preziosa, la più grande al mondo: gli uomini la chiamano ‘Amore’. Tuttavia, una volta raggiunto l’invisibile tesoro saprà rivelarsi soltanto ad un cuore puro.
Protagonisti della favola sono il ‘Vecchio Ulivo’ e l’ ‘Uccello del Paradiso’, due figure paradossalmente opposte, inserite al centro di un simbolismo che ha le sue radici dentro la terra e allo stesso tempo spinge a volare.
La figura dell’albero è il legame che congiunge cielo e terra, un essere che vive fra spazio e tempo.
Il Vecchio Ulivo, con le sue radici scavate dentro la terra è, invece, espressione di antichità e saggezza. Se Il Vecchio Ulivo è un’icona stabile, sedimentata nelle sue radici, l’Uccello del Paradiso, invece, può compiere la missione da esso affidatagli, quella di volare alla ricerca dell’Amore.
Il Vecchio Ulivo e l’Uccello del Paradiso è una favola che educa alla bellezza e che sprona ad ascoltare il richiamo della Natura.

Il libro di Lucia Miccichè nasce per donare attimi di felicità ai bambini e al fanciullo che è nascosto dentro ciascun individuo. L’autrice dedica, quindi, la sua missione non solo ai bambini ma anche agli adulti, affinché recuperino la parte più genuina di se stessi.
Musica e letteratura sono sue immense passioni e fonti d’ispirazione, per perseguire la carriera di scrittrice e per mutare l’armonia delle note in prosa.

Prima di arrivare alla composizione della favola Il Vecchio Ulivo e l’Uccello del Paradiso, Lucia Miccichè ottiene importanti riconoscimenti: è finalista nel Concorso Letterario Internazionale d’arte e cultura Giuseppe Gioachino Belli Roma e vince il Concorso Letterario Internazionale “Emozioni in bianco e nero”, bandito dalla Casa Editrice “Edizioni del Poggio” in Poggio Imperiale (FG).


la provenienza: Comunicati Stampa








16 ottobre 2017

DAL TRENTINO CON AMORE



È capitato un giorno, in biblioteca con gli amici che sono soliti ritrovarvisi, si faceva una specie d’inventario dei romanzi ambientati a Pietraperzia, per la verità quasi sempre solo citata. Mi ha incuriosito un piccolo libro, che ho letto, di una autrice che vive nel Trentino, lembo d’Italia tanto lontano e non solo geograficamente, innamorata della Sicilia e di Pietraperzia dove ormai ha degli amici. L’autrice è Giliola Galvagni è Il libro s’intitola “Il mio cuore batte a Sud”.
Vi propongo la lettura del brano all'inizio del capitolo su Pietraperzia.




Pietratraperciata
Giliola Galvagni



Lascio L’autostrada e giro per Caltanissetta.
Sono nel cuore della Sicilia. La strada è quella che mi porta a Pietraperzia. Di colpo silenzio. E mi accorgo che non è dato dall’assenza di rumori ma dal paesaggio che ho intorno. Il mio sguardo si dilata fino a venir catturato dai colori caldi della terra bruciata. I mesi estivi hanno seccato la terra fino a spaccarla ed ora, a ottobre il caldo continua.
Le colline di terra arsa dal sole attendono uno scroscio d’acqua per poter ritornare alla vita. Non ci sono alberi ma solo radi arbusti secchi. Il giallo si confonde nel marrone e nell'ocra. Immagino questi luoghi in primavera, coperti di nuova erba e di fiori di ogni colore: un tappeto verde che darà cibo agli animali. Intanto il paesaggio si fa selvaggio, quasi inospitale, affascinante, unico.

La terra di Sicilia è terra di conquista, ma non solo. È una terra benedetta che fa maturare il grano e l’arancia, fa pascolare le vacche e coltivare la vite.
Improvvisamente ecco il paese di Pietraperzia: è spalmato sui fianchi di una collina. Le casa sono della stesso colore della terra. Le facciate delle case riflettono il giallo caldo delle pietre fino a confondere l’abitato col territorio intorno.
Pietra preziosa: sassi che sono stati usati per edificare un borgo che segue le asperità del terreno. Un saliscendi di strade e vicoli che lo rendono movimentato. Pietra arenaria color miele, sassi squadrati che hanno composto, uno sull’altro, le case di questo paese che all’imbrunire diventa un presepe.
L’architettura è essenziale, pulita, le linee sono rette, quasi a sottolineare la sobrietà o in tempi lontani, la povertà della gente
È un’atmosfera insolita, pigra, rallentata.
Voglio capire questa gente, voglio entrare nel loro sentire e mi accorgo che ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio ha un suo codice di comprensione. Bisogna amare questa gente per capire davvero il cuore di queste Isole. Già perché non c’è una sola isola ma tante. Isole che si incastrano, a volte perfettamente, altre con fatica e dolore.
Sono questi gl aspetti che mi hanno tenuta legata a questa terra: la dolcezza e l’asperità che convivono dando il meglio anche nelle contraddizioni.
Questi calori caldi, arsi da un sole implacabile, questa lingua che mi entra nel cuore come una musica. Eppure la comprendo, ne capisco le sfumature, ne seguo agilmente i toni e le pause, l’intensità.
La cantilena delle canzoni appassionate che struggono nel ricordo di qualcosa di perso e mai più ritrovato. Qualcosa che non potrà essere mai dimenticato.

Il libro è disponibile, potete ritirarlo in biblioteca.