Da
ventriloque, dunque, non da esperte declamatrici, abbiamo ascoltato l'urlo
sordo degli autori che volevano dialogare con noi; abbiamo colto il
boccheggiare silenzioso delle emozioni, come pesci in una boccia in attesa di
essere infranta; abbiamo voluto abbattere la barriera di vetro delle copertine
chiuse sulle pagine stampate.
Il
siciliano è un ammiratore nato, uno che ovunque vada spalanca gli occhi di
ammirazione per le bellezze che lo circondano, per il valore delle ricchezze
possedute dagli altri. Ma spesso ignora il valore delle proprie. Nasce così un
progetto: una serie di incontri che diano voce a questi autori, ai Nostri
autori siciliani, trepidanti scrittori di messaggi meravigliosi, le cui pagine
custodiscono i connotati della nostra stessa identità.
Cenacoli,
più che conferenze, per cibarci tutti insieme delle ricche portate della nostra
Letteratura, per condividere e riscoprire quanto quelle pagine siano più
attuali che mai. Ne ripercorreremo la vita, i capolavori, i fotogrammi dei film
che ne hanno celebrato le opere e, durante le letture ad alta voce, le emozioni
si vestiranno di musica.
Ad
inaugurare la serie di incontri Giovanni Verga, l'autore che dai piedi
dell'Etna ci ha restituito una preziosa istantanea della società siciliana alle
porte del nuovo secolo. Jeli il pastore, Maruzza, la Lupa, l'amante
di Gramigna infuocata di passione... Sono poi così lontani da noi?
Infondo i
Tre Re che luccicavano sulla testa di 'Ntoni e sui suoi tormenti, sono
gli stessi che stasera brillano su di noi... e chissà se qualcuno dei suoi pensieri
non è anche il nostro.
Valeria Bongiovanni
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