Quando ho iniziato a
leggere questo noto romanzo, il primo “legal thriller” di un lungo elenco di
grandi successi di John Grisham e conosciuto la tragedia di Tonya, una bambina
di colore di 10 anni stuprata da due balordi bianchi, ubriachi e razzisti... subito mi ha coinvolto facendomi prendere parte per la vittima.
Il processo per
stupro è immediato. Il romanzo è costruito nel contesto tra razzismo, desiderio
di vendetta e la rabbia che un padre prova verso coloro che gli hanno sconvolto
la vita e rovinato sua figlia, ormai devastata psicologicamente e fisicamente per le violenze subite. Carl Lee Hailey padre
della piccola, non può aspettare quella giustizia che forse non si compirà mai.
Allora decide di farsi giustizia da sé sparando e uccidendo gli imputati in
tribunale. Il processo a Carl Lee, così come i fatti si svolgono nel Mississippi, Ford County,
profondo sud degli Stati Uniti, dove il tema razziale è molto sentito: da una
parte i neri, in un clima di sudditanza dall'altra i bianchi razzisti,
sprezzanti verso i diritti della gente di colore e dove imperversa l’organizzazione
razzista del Ku Klux Klan.
Particolare importanza nel romanzo riveste l'avvocato
difensore di Carl Lee, Harry Rex Vonner, per la sua forte personalità, consapevole della notorietà che potrà avere da questo processo. Subirà molte
pressioni, minacce di morte e la sua casa verrà bruciata... nulla lo fermerà.
La giuria formata da una maggioranza di bianchi non riesce a formulare un
verdetto per la mancanza dell'unanimità del voto. Per
giorni vivono isolati per non avere contatti col mondo esterno. Solo lo stato
d'animo della giurata Wanda, attraverso una commovente descrizione dello
stesso stupro mette a nudo la propria coscienza e fa riflettere gli altri
giurati. In un clima di grande tensione emotiva riusciranno a raggiungere il verdetto.
528 pagine, non sono
tante, quando la lettura è scorrevole lo stile semplice e curato. Emozionante,
avvincente, coinvolgente, ben scritto, molto dettagliato nelle descrizioni delle
varie fasi del processo.
Il libro lo trovate in biblioteca. Che dire ancora? ...Buona lettura!
Il libro lo trovate in biblioteca. Che dire ancora? ...Buona lettura!
La lettura di questo
romanzo è coincisa con i fatti di cronaca verificatesi a Macerata. Un razzista
nostrano spara da un auto a persone sconosciute, colpevoli solo di essere di
pelle nera. Una brutta storia d’intolleranza che fa riflettere anche sulla nostra
società attuale e dei mutamenti che stanno avvenendo nelle nostre città e di
come stia crescendo l’intolleranza verso gli immigrati. Una brutta storia,
dicevamo, che può portare ad altri atti di violenza se questa china razzista
non viene contrastata e per non cadere nella trappola dell'odio e della
violenza.
Lina Viola
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