Il
matrimonio di Sybilia e Michel non viene consumato. Michel è un giovane
sensibile, bello e omosessuale. Il contatto fisico con una donna lo fa rabbrividire
e negli anni trenta l’omosessualità, molto più di ora, ledeva l’onore, non solo il suo, ma soprattutto
quello di suo padre. Dopo qualche tempo Sybilia riesce a sedurre il marito e
avere un rapporto intimo, Syblia rimane incinta e darà alla luce un bambino.
Michel
presto si innamorerà di Angelo e abbandonerà la moglie e il figlioletto.
Un
pomeriggio di trent’anni dopo in un caldo agosto del 1960 Sybilia uccide a
colpi di fucile il suocero. Ciò appare come una vendetta, ma in realtà è la
conseguenza di un segreto che tanti in paese conoscono, ma la loro
ancestrale, tacita legge impone il silenzio. La donna è in grave pericolo
rischia di essere linciata dalla sua gente. Nessuno tranne Jacklyn Walters, un
antropologo americano che si trova a Taita, aiuterà Sybilia a mettersi in salvo e l’aiuterà anche nella ricerca della verità. Per sapere il motivo dell'omicidio di Xavier si dovrà tornare indietro nel tempo e risalire agli anni tragici dell’occupazione nazista, agli inizi della seconda guerra mondiale.
La Corsica viene occupata dai tedeschi, Sybilia, che conosce le lingue, viene
reclutata dai servizi segreti inglesi con il compito di fingersi una cameriera
in un albergo di Bastia dove ha sede il comando tedesco. Deve raccogliere
informazioni da trasmettere agli alleati. Il capitano Robin Moore, un agente
americano paracadutato in Corsica per organizzare i vari gruppi della
Resistenza, entrerà nella vita di Sybilia e dalla loro storia d'amore nascerà
una bimba.
Dopo
la liberazione della Corsica il capitano Robin Moore riceve l’ordine di recarsi
in Inghilterra per ricevere altre istruzioni, ma dopo la partenza di Robin
Moore di lui non si saprà più nulla. Sarà in quell’agosto del '60 che Sybilia conoscerà
la verità che l'ha portata a compiere l’omicidio del suocero. In tutti quegli anni,
nell’attesa di Robin, Sybilia ha dovuto sopportare umiliazioni e disprezzo. Per avere avuto una relazione con uno straniero era stata emarginata, la gente la chiamava: ‘’la puttana’’.
Nel
romanzo l'autrice descrive accuratamente i sentimenti di ogni personaggio. Gli
odi, le passioni, la nobile personalità di Sybilia; una donna colta, elegante
nella figura, una donna forte, dalla quale traspare in tutto il romanzo il suo destino
di donna infelice.
Leggendo
LA SIGNORA DELL’ISOLA ho provato la sensazione di vivere come dentro quei
luoghi selvaggi. La Corsica con le sue impervie e grandiose montagne, i suoi
boschi di querce, la macchia mediterranea di mirti, i ginepri, le lavande
profumate, evoca luoghi nei quali si vorrebbe vivere.
La
storia del romanzo intriga sin dalla prima pagina e coinvolge il lettore fino all’ultima.
Questo
libro che mi ha veramente appassionato lo donerò questa estate alla biblioteca
comunale. Un romanzo che v’invito a leggere.
Ben strutturato, scritto con un linguaggio semplice e ben articolato;solo il necessario per suscitare la curiosità alla lettura.Mi complimento per la sua capacità che attraverso pochi spunti rende il romanzo attraente.Leggerò volentieri "La Signora dell'isola".Lo prenoto per quest'estate.
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