04 aprile 2019

IL NOME DELLA ROSA VISTO DAI LETTORI



Il Nome della Rosa (romanzo, 1980) è un’opera scritta dal noto autore piemontese Umberto Eco, eclettico in tutte le sue passioni, filosofo, medievalista, giornalista. Il romanzo è un’opera che abbraccia diversi ambiti della cultura del medioevo e fonde contenuti di carattere filosofico, teologico, storico; utilizzando tuttavia termini comprensibili a tutti.
Gli Amici della Biblioteca di Pietraperzia, in occasione della messa in onda della fiction trasmessa su Rai 1, hanno approfondito la lettura del romanzo attraverso un Cenacolo Letterario, analizzando le divergenze e le convergenze tra l’opera scritta e la serie. Abbiamo considerato che è difficile riproporre simili capolavori, avendo anche assistito al primo film de “Il Nome della Rosa” (1986) di eccellente spessore.
La nostra opinione considera che l’opera scritta è più avvincente, apre una visione più ricca di intrecci. Il romanzo de Il Nome della Rosa è il risultato di una vita dedicata allo studio di questo libro. La figura del regista, al centro di simili tessiture d’intrecci, non può raggiungere tale ampia visione.
La visione moderna di alcuni personaggi ha reso l’ambientazione povera di dettagli ancora più reali, che sono poveri e spietati; un realismo crudo che Eco fedelmente riporta, ma che nello sceneggiato vengono addolciti.
Nel complesso, la fiction è affascinante, i paesaggi suggestivi. A nostro modesto parere, il regista Giacomo Battiato poteva osare di più, senza tralasciare quelle “imperfezioni” che rendono fedele e veritiera una realtà insicura, superstiziosa e chiusa in se stessa quale era il medioevo.

Amici della Biblioteca - Pietraperzia



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