12 marzo 2021

LA CRUCI DI SAN FRANCÌ di Armando Laurella

Chiesetta di San Francesco a Pietraperzia

Ogni comunità ha i propri luoghi sacri, di sacralità sia spirituale sia laica. 

Luoghi nei quali le comunità si riconoscono, dove si materializza la continuità tra le generazioni e si alimenta il senso di appartenenza.

Il mio disegno racconta uno di questi posti, dove svetta la grande croce di pietra sulla chiesetta di San Francesco, fra le più antiche di Pietraperzia.

Secondo studi condotti dal dottore Salvatore Palascino, presidente della Pro Loco, croci come questa venivano collocate in luoghi, generalmente periferici, fin dai primi anni del '700, da religiosi della Congregazione della Passione di Gesù Cristo. I Passionisti erano dei predicatori itineranti che nelle missioni popolari usavano radunare i fedeli, per divulgare la passione di Cristo e farla rivivere come in un film quando ancora quest’arte non era stata inventata.

 Secondo studi condotti dal dottore Salvatore Palascino, presidente della Pro Loco, croci come questa venivano collocate in luoghi, generalmente periferici, dove i religiosi della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, fin da i primi anni del '700. Il momento colto è quello della predicazione quaresimale. I passionisti nelle missioni popolari di predicatori itineranti usavano radunare i fedeli per divulgare la passione di Cristo e farla rivivere come in un film quando ancora questa arte non era stata inventata.

Naturalmente di questi luoghi (riconoscibili per il fascino immediato che trasmettono) una comunità deve prendersi cura, conservare con interventi di manutenzione quando se ne ravveda la necessità. Quando le condizioni sono di degrado irrimediabile, l'intervento tenderà al recupero della funzione identitaria nel rispetto di forma e posizione sia pure con l'utilizzo di tecniche costruttive e materiali moderni. Non sono tollerabili interventi tesi al cambiamento della destinazione d'uso nel caso di manufatti, né l'inquinamento dei luoghi (nel caso di ambienti), con l'inserimento di elementi estranei o con l' alterazione di terre e spazi circostanti.

Queste operazioni, ahimè, sono avvenute in tempi anche recenti ai danni di manufatti e luoghi compreso quello del disegno.

Armando Laurella




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