Il romanzo si apre su uno scenario fiabesco che è la “Città dei balocchi”: così è denominata Como con gli addobbi del periodo natalizio.
È appunto la vigilia di
Natale quando la scrittrice, in prima persona, sta girovagando tra le
bancarelle godendosi la magica atmosfera delle feste.
Quasi per caso incontra
Silvana, la vera protagonista del racconto, senza riconoscersi iniziano a
conversare in merito ad un articolo in vendita.
Sono passati un po’ di anni
dall’ultima volta che le due amiche si erano viste: il tempo ha cambiato
entrambe, nella fisionomia e nel carattere, conseguenza degli eventi che sono
intercorsi durante questo periodo.
La gioia di rivedersi è
talmente grande che decidono di approfittare del tepore di una caffetteria
nella quale si siedono per rifocillarsi dalla fredda temperatura esterna. La
scrittrice è un po’ rammaricata per il fatto di non avere più ricevuto notizie
da Silvana in tutto questo tempo, ma la protagonista le confida di aver dovuto
lottare contro una brutta malattia, dalla quale è in seguito guarita, e che
durante le varie terapie che ha dovuto sopportare, non ha avuto voglia di
vedere o parlare con nessuno.
Mentre le due protagoniste si
stanno raccontando delle rispettive vite Silvana manifesta la volontà di voler
scrivere la propria storia e chiede alla sua amica scrittrice se è disposta a
farlo.
Inizia così a narrarle, tra
un thè e una cioccolata, le fasi e i passaggi più significativi di tutta la sua
esistenza.
Il libro spazia attraverso
diversi archi temporali e flashback alternando capitoli al presente e al
passato che sono narrati direttamente dai vari personaggi protagonisti del
racconto secondo il punto di vista personale di ognuno di essi.
Il tema principale è il
ricordo della gioventù della protagonista: le gioie, gli amori, i dispiaceri e
in particolare il rapporto conflittuale con la madre.
Nel romanzo sono trattati
diversi argomenti come ad esempio: l’affetto incondizionato della nonna;
l’amore e la comprensione del padre che cerca sempre di accontentarla
portandola però a riflettere sulle sue decisioni; l’incompatibilità di carattere
con la madre e la continua ricerca da parte della protagonista di capirne il
motivo intorno al quale si articola l’intero romanzo; l’amore giovanile e
acerbo e l’amore maturo che diventa passione e dipendenza; la relazione
extraconiugale della madre con un altro uomo, antecedente la nascita di
Silvana, vissuta in modo segreto in un’epoca generazionale nella quale tutto
era proibito e le ripercussioni che derivano dal fatto di non poter coltivare
questa passione; la differenza tra il lavoro artigianale del padre svolto con
estremo impegno per il benessere della famiglia e il lavoro imprenditoriale del
compagno di Silvana svolto con superficialità per un’impresa già avviata da
amministrare ricevuta in eredità e senza aver fatto alcuna fatica; il
contrabbando inteso solo come facile guadagno; la persuasione di poter
soddisfare qualsiasi desiderio pagandolo profumatamente; la perversione e il
tradimento atto a soddisfare le proprie fantasie sessuali; la superficialità
dei sentimenti; la scoperta del tradimento da parte della protagonista e lo
sconforto; l’abbandono; la morte; la malattia; la sofferenza e la terapia
intesa come l’unica ancora di salvezza.
I protagonisti del romanzo
presentano i loro profili psicologici parlando di se stessi, raccontandosi e
soprattutto esternando i loro pensieri che si incrociano con i pensieri degli
altri e quindi vengono analizzati da punti di vista differenti.
Che cosa succede a una
persona alla quale è stato negato l’amore sin dal tempo dell’infanzia e la
stessa, non conoscendone il significato, cerca di trovarlo nelle persone che
incontra lungo il percorso della propria vita?
Probabilmente questa
persona si autoconvince che anche una piccola attenzione dimostratale da
qualcuno sia da intendere come manifestazione d’amore non sapendone valutare la
vera essenza compiendo così degli errori enormi.
Il romanzo gravita proprio intorno
alla continua ricerca dell’amore, da parte della protagonista che pur di
allontanarsi da una situazione familiare poco adatta a lei si lega ad un uomo
egoista e narcisista che è totalmente incapace di amare qualcuno.
I sentimenti predominanti
narrati nel romanzo e quelli provati dalla protagonista stessa sono dunque
l’amore, quale affetto materno negatole, e la volontà di comprenderne il vero motivo
ripercorrendo ogni istante di una vita intera nella speranza di trovare una
giustificazione che sia Silvana che il lettore stesso riusciranno a scoprire
quasi per caso proprio nell’ultimo tentativo di ricerca con un vero colpo di
scena inaspettato.
La pluralità dei personaggi
e degli argomenti trattati rendono il romanzo scorrevole, accattivante e pieno
di emozioni che incatenano il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Primula Galantucci
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