18 novembre 2023

                            


       Rosalia Rossella Matanza


Rosalia Rossella Matanza è nata il 12 febbraio del 1989 a Pietraperzia, un borgo medievale, ricco di storia, cultura e tradizioni. Sin da quando era bambina, amava scrivere racconti e cortometraggi. La Chiave Magica e la Luna Blu è il suo primo romanzo (2019), di cui ha vinto il premio letterario Twitter #Puntolettura. Nel 2020 scrive “La Chiave Magica e le 13 Rose Nere” e nel 2021 si conclude la trilogia Fantasy con il terzo libro: “La Chiave Magica e il Quadrato Sator”. Nel 2022 ha pubblicato un quarto libro: Crystal Emerald e la Principessa Draconiana. Quest’anno è uscito il suo quinto libro di genere fantasy-fantascienza “Agartha e il Cavatore del Terzo Occhio”. Ha pubblicato inoltre alcune poesie: "Tanto gentile e tanto onesta pare" e "Voce" (per il blog Oltrepassare); Cuore di Luce (premio slancio letterario 2022. Presidenti: Roberto Mauri e Arnoldo Mosca Mondadori) e “Il Vento e la Rosa” (3° concorso Internazionale di poesia inedita. Presidenti: Giuseppe Aletti e Alessandro Quasimodo). Tutti i suoi romanzi sono editi dalla Youcanprint. Così si autodefinisce Rossella: “Oltre a scrivere amo molto la musica, gli animali, leggere vari generi di romanzi e soprattutto, amo la lealtà in ogni forma di rapporto. Mi definisco una persona timida, riservata ma anche decisa e testarda . Per concludere posso dire che, sono una persona molto curiosa e spesso questa peculiarità mi porta ad approfondire argomenti che trovo utile per i miei romanzi.”

 

 

 BIBLIOGRAFIA



 LA CHIAVE MAGICA & LA LUNA BLU

Questo libro parla di un giovane uomo che, a seguito di alcuni punti interrogativi si trova ad essere protagonista di mille avventure in un altro mondo, dove tutto non è come sembra. Questo porta a dei cambiamenti non solo nella sua vita, ma anche in quella di altre creature magiche e mitologiche.



                                  

                                 LA CHIAVE MAGICA E LE 13 ROSE NERE 

Questo libro tratta di quello che accadde dieci anni dopo la battaglia contro Pandora. Anche qui Guido si ritrova ad essere protagonista di molte avventure e, dovrà risolvere un mistero che tiene legato sia lui che la sua famiglia a una profezia su una misteriosa Dama Velata.




                        CRYSTAL EMERALD E LA PRINCIPESSA DRACONIANA


Una antica leggenda narra che, più di 4,5 miliardi di anni fa, dunque prima della formazione della vita sulla Terra, in questo pianeta vi era  già una civiltà molto più evoluta, suddivisa in 10 Regni.
Per secoli a rendere pacifici i rapporti tra di essi vi fu un oggetto antico, anzi... il più antico dell'intero pianeta: ossia la tavola di smeraldo.
Soltanto una persona era predestinata ad entrare in possesso di tale oggetto magico, Crystal Emerald. Una ragazza nata nel 2003 che nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, scopre una verità che la coinvolge in una missione...ma, i nemici pronti all'agguato saranno davvero tanti e primo su tutto vi sarà un essere talmente forte e spietato da mettere in repentaglio l'intera missione e la salvezza dell'umanità. Inoltre ella dovrà anche imbattersi in diverse razze aliene, quali: Grigi, Nordici, Flatwoods, Vampiri, Draconiani, Horus-Ra, Felinoidi, Banshee, Insettoidi eccetera eccetera.

 

                            

  

                             La Chiave Magica e il Quadrato Sator

Cari lettori eccoci finalmente giunti all'ultimo capitolo della trilogia. In questo romanzo Panthera sarà messa a dura prova perché si ritroverà dinanzi ad una donna identica ad ella in tutto e per tutto. Quando i loro occhi si incroceranno, per entrambe sarà come guardarsi allo specchio. inoltre ella scoprirà di avere dentro di sé il potere del Fuoco, del Sangue e dell'Amore...! Ma cosa vorrà dire tutto ciò? Guido, intento a scoprire la verità e a proteggere le persone che ha a cuore, lanciò uno sguardo di sfida al destino e disse: "A noi due Grazzano Visconti. Sto arrivando!"


       


                       AGARTHA E IL CAVATORE DEL TERZO OCCHIO

Mi chiamo Zoé Poisson e, oltre a essere l'ispettrice capo della polizia, sono anche una sensitiva. Grazie al mio dono riesco a risolvere tempestivamente molti casi anche se, uno mi tormenta ormai da ben tre anni, il caso denominato: "Il cavatore del terzo occhio". Impegnata a risolvere questo macabro caso, mi ritroverò dinanzi a un segreto che riguarda il mio passato, e tutto ciò mi condurrà sino al cuore della terra, ossia ad Agartha, il famigerato regno leggendario.


27 ottobre 2023

UN ALTRO BALLO ANCORA - SCRITTORI PIGRI

 

Un altro ballo ancora
dei 28 autodefinitisi “Scrittori Pigri”
Ed. Garzanti, 2023

Regalatomi da un amico e presentato come una curiosità letteraria, ho terminato di leggere “Un altro ballo ancora”, romanzo scritto da 28 autori autodefinitisi “scrittori pigri”, edito dalla Garzanti che ha accettato di sponsorizzarne la pubblicazione. Lettura avvincente, piacevole e rilassante, solo verso la fine noto un abbassamento di tensione: mi dispiace che sia finito.

La vicenda oggetto del romanzo, esposta nei termini di una divertente commedia, non ha nulla di sensazionale e straordinario se non nella rarità del caso dei due ultra settantenni che, già innamorati e persisi, insperabilmente si rincontrano e, superati nuovi ostacoli, possono sposarsi. L’importanza e il valore del romanzo consistono piuttosto nella modalità nuova ed originale di raccontarla: 28 autori, un capitolo a testa, 28 capitoli stesi in contemporanea, separatamente, un esperimento letterario unico di cui non si ha, a mio sapere, altro esempio nella letteratura,

Dunque, senza particolari, la trama. Due famiglie, diverse in tutto, nella loro vacanza al mare si ritrovano a condividere la stessa piazzola del Camping esclusivo “La Baia” presso Alghero: i Castelli, lombardi, nel bungalow del campeggio corredato di tutti gli allestimenti necessari per un soggiorno ecologicamente corretto; cosa a cui i veneti Zanetto sono del tutto indifferenti, arrivati a “La Baia” con il loro mastodontico camper super accessoriato per una vacanza all’insegna delle abbuffate con grigliate e rosticciate. Le fobie e le allergie connesse alla diversità di abitudini e comportamenti tra le famiglie dirimpettaie diventano oggetto di vicendevoli battute ironiche, punzecchiature, provocazioni, ripicche che turbano la piacevolezza della vacanza. Ma un sorprendente colpo di scena interviene ad interrompere la sequela dei battibecchi. I nonni delle due famiglie, Fiorenzo dei Castelli e Lena degli Zanetto che, rimasti soli dopo la scomparsa dei rispettivi partner, hanno seguito i loro congiunti, si riscoprono inaspettatamente di essere gli innamorati di una volta ai quali la contrarietà dei parenti di lei aveva impedito la realizzazione del loro sogno di amore.

Al flashback dei momenti trascorsi insieme e dello svelamento dell’inganno di cui erano stati vittime, più forte di prima sentono rinascere l’amore che li aveva fervidamente legati. Ma ancora una volta, tranne che del giovane Leo Zanetto, i due innamorati si scontrano con la contrarietà dei parenti che si oppongono ad un rapporto che ritengono ormai fuori tempo. Ma l’amore non è mai fuori tempo, l’amore non ha età, ben se ne sono accorti Renzo e Lena e nulla, ora che si sono ritrovati, può impedire di terminare insieme il resto della loro vita. Costretti a sotterfugi per i loro incontri e accordi segreti, dei quali si fa tramite Leo con la trasmissione di pizzini e messaggini, preparano il loro piano. I giochi di ferragosto con prove di abilità e gare con la distrazione degli oppositori nei quali sono tutti impegnati offrono l’occasione ai due anziani rinvigoriti dall’amore di mettere in atto la strategia. Una cena romantica, un finto incidente e un finto malore, la comprensione e la collaborazione di medici compiacenti e la cosa è fatta: la fuga d’amore, la fuitina. Ansia e preoccupazione dei congiunti che ancora ad ora tarda non li vedono arrivare terminano dopo diverse ricerche e peripezie con il ritrovamento dei fuggitivi e la rivelazione. Il discorso di Renzo convince e spiazza ogni opposizione: alla celebrazione del matrimonio non ci sono più ostacoli. L’evento segnerà l’instaurarsi di una nuova amicizia tra le famiglie Castelli e Zanetto che concorderanno il reciproco impegno a fornire quando fosse necessario l’opportuna assistenza all’anziana coppia.

I capitoli si susseguono con coerenza e continuità di tono e di stile, rispetto dei profili dei personaggi singoli e dei gruppi famigliari, lo stesso linguaggio scanzonato mai volgare con battute, doppi sensi tic e idiosincrasie individuali. Gli “scrittori solerti “hanno rispettato in pieno le consegne che si erano date prima di iniziare il lavoro, si sono passati di volta in volta il testimone della maratona letteraria, tali da essere intercambiabili, sino all’obbiettivo finale: il romanzo sembra scritto da una sola persona. Solo nelle pagine in appendice ci viene rivelato chi ha scritto cosa. Quindi l’esperimento mi sembra riuscito in pieno: gli autori hanno compiuto un impeccabile lavoro di squadra come ci piacerebbe vedere realizzato, mutatis mutandis, dai nostri governanti.

Infine, oltre alla riuscita dell’esperimento, un pregio mi sembra di riscontrare nel racconto. Attraverso il confronto tra le diverse abitudini comportamentali delle due famiglie, emergono delle utili considerazioni di diplomazia spicciola riguardo a buone e rette pratiche sociali, ad equilibrate abitudini alimentari ed ecologiche in genere, al reciproco rispetto, attenzione alle esigenze della terza età sotto ogni aspetto, alla solidarietà e al buon senso; insomma una sorta di “moderno galateo”. Letto in classe fin dalla scuola elementare “Un altro ballo ancora” offrirebbe spunti validi per proficue osservazioni e discussioni. Ottimo soggetto per un film o una rappresentazione teatrale di sano intrattenimento.

Salvatore Giordano



22 ottobre 2023

L’INCUBO PASQUASIA. Veleni & Misteri – Le recensioni di Salvatrore Marotta

 



Maurizio Di Fazio,
L'incubo Pasquasia. Veleni & Misteri

Bonfirraro editore, 2013.



Il libro di Maurizio Di Fazio ricostruisce la storia della miniera di Pasquasia dagli inizi della sua attività nel 1959 fino alla chiusura avvenuta nel 1992 e ne segue le vicende fino alla data di pubblicazione del libro nel 2013. Una storia lunga, complessa e piena di misteri mai definitivamente chiariti. La miniera di Pasquasia, in provincia di Enna, ha rappresentato per decenni una delle principali fonti di occupazione per le province di Enna e Caltanissetta. Nel 1992 la miniera chiude inspiegabilmente nonostante la società gestore, l'Italkali, fosse la terza fornitrice mondiale di sali potassici e avesse ancora davanti molti anni (almeno trenta) di potenziale attività. Fatte le debite proporzioni è come se a Torino avesse chiuso la Fiat. Ma il 1992 è anche l'anno in cui il mafioso Leonardo Messina si pente e inizia a collaborare con la giustizia. Dalle sue dichiarazioni scatterà "l'Operazione Leopardo" con centinaia di arresti in tutta Italia. Messina, che ha lavorato come caposquadra nella miniera di Pasquasia, racconta anche che all'interno di essa sono stati stoccati rifiuti radioattivi. Da allora i veleni e i misteri di Pasquasia non sono mai stati chiariti. Certo, l'incidenza notevole nella popolazione ennese di malattie tumorali in una provincia priva di industrie e di fonti inquinanti ha rafforzato in molti la convinzione che rifiuti pericolosi siano stati occultati nelle viscere della miniera. Ancora oggi c'è chi è convinto che la miniera sia stata chiusa per farne un deposito di scorie nucleari e chi invece ritiene semplicemente che la sua chiusura abbia avvantaggiato i colossi francesi e tedeschi. Nel 2008 fu istituita da parte della Provincia Regionale di Enna una commissione d'inchiesta su Pasquasia presieduta dal consigliere provinciale barrese Giuseppe Regalbuto, purtroppo morto prematuramente qualche anno fa. Il giovane politico barrese diede un grande impulso ai lavori della Commissione e ne fece un cavallo di battaglia, avvalendosi della collaborazione, tra gli altri, del fisico nucleare Fulvio Frisone, il quale non ha rilevato nel sito la presenza di radioattività. Anche il presidente della commissione Regalbuto, dalla documentazione in suo possesso e considerata "la mancata resistenza alle indagini da parte della commissione da me presieduta e per ultimo l'inizio della bonifica confermano l'assenza di scorie nucleari" come lo stesso ha affermato in un'intervista rilasciata all'autore del libro. La commissione chiuse la sua attività dopo due anni di intenso lavoro ed ebbe sicuramente il merito di aver riacceso i riflettori sul problema Pasquasia determinando l'iter per la bonifica del sito. Infatti il sito una volta chiuso versava da anni in uno stato di totale abbandono con tonnellate di amianto ammassate in superficie che ne facevano una "bomba ecologica". Anche la questione della bonifica è stata tutt'altro che lineare e trasparente, anzi esattamente il contrario! Nel 2016 l'area è stata sequestrata da parte della magistratura che ha emesso provvedimenti giudiziari nei confronti della ditta che doveva occuparsi della bonifica per questioni di tangenti e diverse irregolarità tanto da far dire agli inquirenti che a Pasquasia più che una bonifica era in atto un vero e proprio sacco. Nel 2020 c'è stato il dissequestro e solo di recente è potuto ripartire da parte della Regione siciliana l'iter per un nuovo affidamento per poter finalmente bonificare l'area. Sarà la volta buona? Ce lo auguriamo insieme alla possibilità che la miniera possa in futuro riaprire visto che sarebbe redditizio non solo mettere in commercio i sali potassici, ma ancor più vantaggioso si presenterebbe la commercializzazione del magnesio metallico. Questo comporterebbe secondo gli studi un impiego di mano d'opera che va da mille a oltre duemila posti di lavoro.