03 luglio 2021

Costruire relazioni intelligenti di Maria Martello

 

A RELAZIONARSI SI IMPARA… MA NESSUNO LO INSEGNA!

Nel profondo di ogni litigante si annida sempre la speranza che ci sia il modo di far sparire i conflitti e che si eviti di farli diventare contenziosi da delegare ad avvocati e giudici. Ho contribuito da oltre un ventennio alla introduzione e alla diffusione del valore delle ADR (Alternative Dispute Resolution) e studio una forma, chiamata mediazione dei conflitti, di cui ho delineato i presupposti teorici e le linee operative secondo un mio modello filosofico-umanistico. Ora mi pare utile fare ancora un passo in avanti che coinvolga tutti in questa opera di rinnovamento, nessuno escluso, consapevoli che la vera riforma della giustizia passi, primariamente e in modo determinate, attraverso l’innalzamento delle competenze di ogni cittadino che, consapevole a sua volta dei danni delle controversie, si attrezza per risolverle al loro nascere e, ancor prima, si prepara a costruire relazioni che prevengano le ostilità. Ecco, presentiamo un libro utile a porre le basi del futuro che agogniamo uno scritto per non specialisti del conflitto ma solo per normali vittime di conflitti dove affermiamo con sicurezza che, per risolverli, non sempre è necessario rivolgersi ai professionisti: psicologi, avvocati, giudici. Molto può fare direttamente chi ne è coinvolto. Basta acquisire le competenze idonee. Queste pagine ne offrono un nutrito ventaglio e, tra le righe, sottolineano l’importanza della interdipendenza: più persone si appropriano di pensieri nuovi e più concreti ed evoluti e più tutti ne traiamo beneficio! Ma chiediamoci: abbiamo mai seguito un training per imparare a gestire la complessità delle relazioni interpersonali? Sappiamo che più i rapporti sono intimi e significativi e più è dietro l’angolo la possibilità che si intoppino in conflitti intricati? Forse no. Ma possiamo sempre rimediare.

Costruire relazioni intelligenti, in uscita con l’editore San Paolo, è una opportunità per “giocare” in modo serio e diventare padroni di questi temi attraverso attività da sperimentare: un laboratorio infatti completa la presentazione del tema. Un libro per il tempo libero affinché non sia vuoto ma sia un tempo prezioso per apprendere più efficacemente questi principi da applicare nel nostro quotidiano. L’apprendimento di questi principi non fa parte dell’educazione che tradizionalmente viene impartita; infatti, sono sempre prevalse due linee di pensiero: la prima, buonista, dice di soffocare il conflitto al suo nascere, generando però ipocrisia e superficialità nei rapporti, nonché il lievitare di rancori latenti e sotterranei con malesseri anche di tipo psicosomatico; la seconda, inutile e distruttiva, vorrebbe portare il conflitto su un piano volgare, vuoto e sterile. Magari esibito. Espressione libera degli istinti più bassi e aggressivi. Talvolta violenti. La terza via, che qui viene proposta, vorremmo fosse inserita, attraverso corsi fondamentali, nel normale curriculum scolastico dei nostri figli, dalla scuole primarie agli studi universitari. Fa conoscere e seguire nel proprio comportamento i principi su cui si regge la Mediazione per la risoluzione dei conflitti ed implica anche l’imparare a relazionarsi in modo intelligente e vantaggioso. Questo lo scopo del libro. Il senso vero della Mediazione sta nel vedere il conflitto come qualcosa di connaturato alla natura umana, ma anche come lo strato più superficiale di qualcos’altro da scoprire. In questo senso, il conflitto è davvero una risorsa, una grande occasione di conoscenza di sé e dell’altro, un mezzo per dare un senso e una qualità alle nostre vicende personali e professionali. E da qui partire per trovare  le risoluzioni. Occorre quindi imparare le regole per gestirlo. Buona strategia è, prima di tutto, aprirsi alla riflessione e a pensieri nuovi sulle relazioni interpersonali. Questi aiutano a scongiurare sul nascere le liti e rendono pronti a saperle ricomporre quando arrivano comunque. Financo a trasformarle da limite in risorsa. 

Il libro Costruire relazioni intelligenti porta la profonda cultura di questa modalità al di fuori delle aule specialistiche e la mette a disposizione di chiunque desideri affinare le proprie competenze. Viene messa a disposizione di tutti perché diventi uno strumento da spendere autonomamente nell’ambito privato e professionale. Le prime due parti del volume - la bellezza e la durezza della relazione interpersonale - svelano anche i significati dei conflitti che incontriamo ogni giorno in famiglia, a scuola, nel mondo del lavoro. Illustrano cosa rappresentino per gli esseri umani e cosa significhi intraprendere la via della Mediazione. La terza parte offre quindi un ricco e multidisciplinare laboratorio di attività - da seguire anche in gruppo - per acquisire e allenare modalità innaturali e più colte, necessarie a gestirli in modo costruttivo e risolutivo. E’ quindi uno scritto che prospetta una cultura innovativa che certamente migliora la nostra qualità di vita. Può diventare anche da un lato una risposta alla necessità di una leadership che sappia valorizzare il capitale umano e, dall’altro, alleggerire il sovraccarico di procedimenti giudiziari in numero sempre crescente, accertato che i diverbi che non riescono a sciogliersi al loro nascere diventano liti interminabili indipendentemente dal valore della causa. E questo per una carenza vecchia e comune a tutti: la mancanza di una adeguata formazione di base alla educazione alla relazione interpersonale. Eppure è acclarato che essa sia la via privilegiata per raggiungere la realizzazione in ambito personale, sociale e lavorativo. Diventare competenti nel rapporto con noi stessi, con gli altri e con il mondo è fondamentale per il ben-essere di ciascuno: eppure è una via mai oggetto di percorsi specifici! A tutto ciò guarda questo libro che vuole porsi come stimolo a sanare la carenza di formazione su un argomento determinante per la nostra felicità. Per la nostra vita. Abbiamo studiato di tutto, appreso tante informazioni e istruzioni per il nostro quotidiano. Troppo raramente, o mai, e comunque troppo poco abbiamo appreso come gestire bene le relazioni e ancora meno come risolvere i conflitti che prima o poi ci troviamo ad affrontare. Il volume si rivolge quindi ad pubblico plurale, oltre le distinzioni di età, ruolo o professione. Anzi, un libro da leggere insieme: tutti alla pari, tutti accumunati dallo stesso bisogno umano. Un libro semplice ma, speriamo efficace e mai banale. Una buona compagnia per valorizzare e capitalizzare anche il relax! Quindi, attraverso le pagine di questo libro possiamo scoprire che i conflitti sono eventi che possono condurci ad un rapporto più autentico con l’altro ed anche più rispettoso dei nostri bisogni.

                                                                                               Maria Martello


                          MARIA MARTELLO è formatrice alla Mediazione per la risoluzione pacifica dei conflitti secondo il modello umanistico-filosofico, di cui è ideatrice. Ha insegnato Psicologia dei rapporti interpersonali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia; già Giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni e la Corte d’Appello di Milano, è autrice di vari saggi, tra cui La formazione del mediatore. Comprendere le ragioni dei conflitti per trovare le soluzioni (Utet giuridica, 2014); Mediatore di successo. Cosa fare/Come essere (Giuffrè, 2011); Educare con Senso senza disSenso (FrancoAngeli, 2010). 

Per info e contatti: costruirerelazioniintelligenti@gmail.com



21 giugno 2021

CIÒ CHE INFERNO NON È - Alessandro D'Avenia

 

Palermo, estate 1993. Federico, studente modello del liceo classico Vittorio Emanuele II, ha diciassette anni e un mare di domande. Ma ha anche un professore di religione speciale, padre Pino Puglisi.

Con lui si troverà a scoprire "un'altra" Palermo, quella del quartiere Brancaccio, dei casermoni infernali di cemento, di Cosa Nostra ma anche la città del coraggio e della speranza. Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia ridà vita in questo romanzo al "suo" Don Pino, un uomo straordinario, capace di generare la sola epica oggi possibile, quella del quotidiano. Capace, soprattutto, di riconoscere anche nell'abisso infernale "ciò che inferno non è".

Un eroe epico, secondo i poemi epici greci, solitamente è un re, un principe, un semidio capace di imprese straordinarie per il bene affrontando avversari e ostacoli. L'eroe di questo romanzo è un semplice prete, piccolo di statura, ma con un sorriso immenso capace di coinvolgere i ragazzi strappandoli così alla criminalità organizzata. Un vento di speranza in un quartiere infernale come Brancaccio in cui la fame, la povertà e la disperazione spingono i ragazzi a bruciarsi presto. Ragazzi cresciuti ed educati a difendersi per non diventare vittime. E tra questi ragazzi, Padre Pino Puglisi -chiamato 3P - prova a rompere le catene che potrebbero incatenarli per sempre ad un destino buio e a uomini come il Cacciatore di cui non sa nulla Federico, studente innamorato delle parole e di Petrarca che con difficoltà si approccia al mondo che Padre Pino cerca di fargli vedere.

"Don Pino sa che l'inferno opera più efficacemente sulla carne tenera, i bambini. Bisogna difendere la loro anima prima che qualcuno gliela strappi. Custodire ciò che hanno di più sacro."

E per questo paga con la vita, paga per difendere il diritto dei bambini ad essere tali, paga perché con le sue mani ha operato con carezze, abbracci e anche con un fischietto per allontanarli dall'inferno.

"Se nasci all'inferno hai bisogno di vedere almeno un frammento di ciò che inferno non è per concepire che esiste altro. Per questo bisogna cominciare dai bambini, bisogna prenderli prima che la strada se li mangi, prima che gli si formi la crosta intorno al cuore. Ecco perché sono necessari un asilo e una scuola media. Non ci vuole la forza, ci vogliono la testa e il cuore. E le braccia. Non hai idea di cosa su può fare con queste tre cose."

Alessandro D'Avenia, con le sue parole, la sua scrittura, tocca l'anima del lettore. Con emozione, senza negarsi e sottrarsi consegna un romanzo toccante in grado di far commuovere e riflettere accendendo speranza e invitando a guardare oltre, oltre le diffidenze, oltre le differenze, oltre le maschere dietro cui si trincera la gente non per paura, nemmeno per vigliaccheria ma per istinto di sopravvivenza.

Invita a guardare l'operato di un uomo semplice che non ha permesso alla paura di vincere.

Oltre a questo, Alessandro D'Avenia è profondamente innamorato delle parole, le corteggia e si lascia corteggiare e il suo romanzo è anche un inno alla meraviglia che le parole possono trasmettere.


Ilaria Matà

GioiaLibro

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27 maggio 2021

I "Favolieri" all'IC V. Guarnaccia di Pietraperzia




19 MAGGIO 2021, Pietraperzia

A seguito del progetto “Lettura Creativa” ideato e portato avanti dall’associazione “Amici della Biblioteca” di Pietraperzia, che ha come scopo quello di portare i bambini in biblioteca, su idea della figura del Favoliere (figura ideata dal progetto) Eleonora Vitale, nasce una collaborazione spontanea con alcune classi. In particolare, la classe 5 A della scuola G. Marconi, grazie al supporto creativo delle insegnanti, ha composto una favola che s’intitola “L’uomo sperduto”.

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La favola possiede diversi personaggi che rappresentano gli stati d’animo che fanno parte ci ciascun uomo: la gioia, la paura, la rabbia, il coraggio, l’energia positiva di giungere ad un lieto fine. Non manca la figura fantasiosa che prende vita in un unicorno, la figura coraggiosa di un cavaliere che combatterà contro un mostro terrificante.

I bambini possiedono quella limpidezza d’animo che traspare fra le righe della favola. Un viaggio fantastico che va contro l’ignoto e che giunge al suo termine con un trionfo contro il male. Ciò rappresenta un faro per l’associazione che ha colto questa favola inedita come una nuova speranza per continuare a parlare di libri e di storie con i bambini della scuola, malgrado questo difficile periodo storico. L’associazione è lieta di preannunciare che questa nuova collaborazione sarà l’inizio di un progetto che, nascendo dalle mani di questi giovani scrittori, germoglierà in un programma più grande e articolato che si svolgerà il prossimo anno scolastico, in modo da coinvolgere tutte le altre classi.

Grati e onorati per la risposta ottenuta dai ragazzi della 5 A, gli Amici della Biblioteca ne hanno fatto un libro cartaceo che, il 19 maggio, è stato consegnato fra le mani dei giovani scrittori. Fra i presenti alla consegna del libro, la dirigente scolastica Daniela Rizzotto, la prof.ssa Cinzia Caminiti, le insegnanti Michela Di Gregorio, Concetta Giarrizzo, Concetta Rosaria Messina, i Favolieri dell’associazione Eleonora Vitale e Lucia Miccichè.

Grande entusiasmo da parte della dirigente che ha apprezzato nel suo discorso la collaborazione sempre attiva fra scuola e associazione.

Al termine della consegna, i giovani autori hanno autografato la copia che adesso è presente presso la nostra Biblioteca Comunale di Pietraperzia. Un segno che rimarrà nel tempo e nella storia del nostro paese.