31 ottobre 2017

Incontro con l'autore: genealogia di un progetto

È una mattina di luglio. Sulle colline d'oro del piccolo paese i raggi del sole penzolano stanchi e pesanti, quasi fossero avvolti anche loro dal soffocante abbraccio della calura estiva. Tutto sembra assopito e immobile. 
Due ragazze sedute in biblioteca, dialogano con gli scrittori del passato: Dante, Petrarca, Boccaccio. I libri della grande stanza stanno acquattati di tergo sugli scaffali, come soldati in trincea in attesa d'azione. I loro dorsi stampati ammiccano - vecchi occhi - promesse di conoscenza nuova. "Storia di una capinera", "Il giorno della civetta", "Tommaso e il fotografo cieco"... Saggi vegliardi zittiti dal tempo, in attesa di un ventriloquo che animi i loro ventri gravidi di parole e ad un tempo muti. Perché non dar loro voce?
Da ventriloque, dunque, non da esperte declamatrici, abbiamo ascoltato l'urlo sordo degli autori che volevano dialogare con noi; abbiamo colto il boccheggiare silenzioso delle emozioni, come pesci in una boccia in attesa di essere infranta; abbiamo voluto abbattere la barriera di vetro delle copertine chiuse sulle pagine stampate.



Il siciliano è un ammiratore nato, uno che ovunque vada spalanca gli occhi di ammirazione per le bellezze che lo circondano, per il valore delle ricchezze possedute dagli altri. Ma spesso ignora il valore delle proprie. Nasce così un progetto: una serie di incontri che diano voce a questi autori, ai Nostri autori siciliani, trepidanti scrittori di messaggi meravigliosi, le cui pagine custodiscono i connotati della nostra stessa identità.
Cenacoli, più che conferenze, per cibarci tutti insieme delle ricche portate della nostra Letteratura, per condividere e riscoprire quanto quelle pagine siano più attuali che mai. Ne ripercorreremo la vita, i capolavori, i fotogrammi dei film che ne hanno celebrato le opere e, durante le letture ad alta voce, le emozioni si vestiranno di musica.
Ad inaugurare la serie di incontri Giovanni Verga, l'autore che dai piedi dell'Etna ci ha restituito una preziosa istantanea della società siciliana alle porte del nuovo secolo. Jeli il pastore, Maruzza, la Lupa, l'amante di Gramigna infuocata di passione... Sono poi così lontani da noi?
Infondo i Tre Re che luccicavano sulla testa di 'Ntoni e sui suoi tormenti, sono gli stessi che stasera brillano su di noi... e chissà se qualcuno dei suoi pensieri non è anche il nostro.

Valeria Bongiovanni



NOVITÀ IN LIBRERIA - ANDREA CAMILLERI



Esercizi di memoria
Andrea Camilleri
Rizzoli, 2017





Ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato, vestito di tutto punto mi siedo al tavolo del mio studio e scrivo. Sono un uomo molto disciplinato, un perfetto impiegato della scrittura. Forse con qualche vizio, perché mentre scrivo fumo, molto, e bevo birra. E scrivo, io scrivo sempre. Questo è Camilleri. Poi a novant'anni arriva il buio. E così come non era terrorizzato dalla pagina bianca, combatte anche l'oscurità della cecità e inizia a dettare. La sua produzione letteraria trova nell'oralità una nuova via per raccontare le sue storie. Ma se forte era la sua disciplina prima, lo è ancora di più oggi che può contare esclusivamente
sulla sua memoria. E quindi occorre tenerla in esercizio: osservare nei dettagli i ricordi, rappresentarsi nella mente le scene. Quelli qui pubblicati, come dice lui, sono i compiti per l'estate: 23 storie pensate in 23 giorni, che raccontano come nitide istantanee la sua vita unica e, sullo sfondo, quella del nostro Paese. La memoria qui non è mai appesantita né dalla malinconia né dal rimpianto. Per questo Camilleri ha chiesto a chi parla attraverso i colori, le forme e i volumi di rendere il suo esercizio più godibile, più leggero, più spettacolare. L'ideale della mia scrittura è di farla diventare un gioco di leggerezza, un intrecciarsi aereo di suoni e parole. Vorrei che somigliasse agli esercizi di un'acrobata che vola da un trapezio all'altro facendo magari un triplo salto mortale, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mostrare la fatica, l'impegno quotidiano, la presenza del rischio che hanno reso possibili quelle evoluzioni. Se la trapezista mostrasse la fatica per raggiungere quella grazia, lo spettatore certamente non godrebbe dello spettacolo.




30 ottobre 2017

PIETRAPERZIA. INIZIATIVA CULTURALE VALORIZZANDO LE OPERE DI GIOVANNI VERGA


È stato presentato alla serata “Incontro con l’Autore”. La manifestazione, promossa dalla associazione “Amici della Biblioteca di Pietraperzia”. A fare gli onori di casa, i vertici della associazione tra cui la presidente Lucia Miccichè oltre ad Anna Marotta, Valeria Bongiovanni e Francesco Lalomia. L’evento si è tenuto nella sala conferenze dell’ex convento Santa Maria di Gesù di piazza Vittorio Emanuele. Tra i presenti, gli assessori comunali Laura Corvo e Chiara Stuppia e il presidente del consiglio comunale Rocco Miccichè. 
acquarello di
Nicolò Speciale
In sala campeggiava un ritratto di Giovanni Verga realizzato dall’artista pietrino Nicolò Speciale. Durante la serata, ci sono stati numerosi intermezzi musicali con la pianista Teresa Rapisardi, il violinista Stefano Guarneri e Giuseppe Tramontana, sax contralto. Sono stati eseguiti Intermezzo Sinfonico, Preludio e Siciliana (dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni). Ad apertura della serata, presentato uno spezzone del film “La Terra Trema”, 1948, di Luchino Visconti. Subito dopo, Francesco Lalomia ha spiegato le origini dell’associazione “Amici della Biblioteca di Pietraperzia”. “
È il primo di vari incontri – ha continuato Lalomia – per la presentazione di autori siciliani”. Ha detto poi che “il primo gruppo di 19 volumi è stato donato dalla Associazione alla biblioteca comunale di Pietraperzia”. Poi si è posto una domanda: ”Quale futuro aspetta il libro?”. Ha poi sottolineato il valore inestimabile dei libri. “Il bracciantato – ha aggiunto Lalomia – era di estremo precariato ed ha avviato un processo di emigrazione sconvolgente”. Anna Maria Marotta: “La corrente neorealistica ha dato lustro, nel passato, al cinema italiano”. Ha poi sottolineato analogie e differenze tra il film e il romanzo i Malavoglia. Tra le prime, “l’ambientazione, proverbi e modi di dire, paesaggio desolante che partecipa ai sentimenti dei protagonisti”. Tre la differenze. la cronologia. Valeria Bongiovanni: “Il nostro obiettivo suscitare la curiosità di riscoprire Giovanni Verga, le sue opere e il suo pensiero”. “Vogliamo condividere con voi – ha continuato Valeria Bongiovanni – la bellezza della nostra letteratura”. Ha poi parlato dell’ostrica attaccata allo scoglio.E ha concluso: “Dentro l’ostrica c’è una perla che noi cogliamo e facciamo rivivere”.
Subito dopo, la scrittrice pietrina Lucia Miccichè ha declamato, in maniera molto artisticae con grande pathos, numerose pagine dei Malavoglia. A tutti gli intervenuti è stato donato un Cd. Il supporto multimediale contiene l’ebook “Tigre Reale”, l’Audio Book “Rosso Malpelo”, “Interviste Impossibili a Giovanni Verga”. Altri contenuti del cd, opera lirica “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, il film “Storia di una capinera” e Quiz su Giovanni Verga a cura di Francesco Lalomia. Al termine della serata, un ricco buffet con prodotti preparati dai soci della Associazione “Amici della Biblioteca”.


GAETANO MILINO