OGNI INTERPRETAZIONE È FIGLIA DEL SUO TEMPO
Solitamente
l’ascolto di un brano musicale evoca in ciascuno di noi un coinvolgimento
emotivo più o meno intenso: spesso ci fa sentire allegri oppure tristi oppure
semplicemente può farci rilassare.
Oltre
all’emotività a volte viene coinvolta anche la nostra parte cognitiva, quando
cerchiamo di comprendere il significato del testo di una canzone ad esempio, o
di una melodia, o attribuendogli un’interpretazione tutta nostra. A volte i
significati sono abbastanza semplici da comprendere, altre volte no, infatti
possiamo scambiare un significato per un altro, considerando sempre che, tale
significato che noi stessi vi attribuiamo, è pur sempre “soggettivo”.
Nel non
lontano 1981, tra le innumerevoli canzoni che andavano di moda, ve n’era una
particolarmente piacevole da un punto di
vista musicale e, allo stesso tempo, ricca di significato: “Per Elisa” cantata
da Alice, nonché vincitrice al Festival di Sanremo di quello stesso anno e
successivamente utilizzata come colonna sonora del film: “Amore Tossico”,
diretto da Claudio Cagliari e sceneggiato dal sociologo Guido Blumir. Ricordiamo
inoltre che, tra gli autori del seguente brano, compare pure il maestro Franco
Battiato (gli autori del brano Per Elisa
infatti sono: Alice, Battiato e Pio).
Apparentemente
il testo della seguente canzone sembra raccontare la storia di due fidanzati
che litigano poiché lui la tradisce con una certa “Elisa”, nonostante questa
Elisa non sia né carina né lo faccia sentire a suo agio, anzi lo tratta da
prigioniero, da schiavo; tende a manipolarlo come e quando vuole lei, senza che
lui stesso se ne accorga (come ad esempio nei versi: lei ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei / riesce solo a
farti male / E il guaio è che non te ne accorgi. Oppure ancora: lei ti ha plagiato, ti ha preso anche la
dignità).
Ma citando
la famosa frase: “Ogni uomo è figlio del suo tempo”, “Per Elisa” nasce in un
periodo (a partire dai primi anni Settanta in poi), in cui l’uso della droga in
Italia, si espande a macchia d’olio; spesso infatti, si sente parlare di
giovani ragazzi che muoiono per overdose e si tratta purtroppo, di una
problematica che colpisce tutti i ceti sociali.
Più
tardi si è cercato di far fronte a questa problematica istituendo dei servizi
pubblici per le tossicodipendenze come ad esempio i famosi Ser.T. (ovvero i servizi per le tossicodipendenze, volti
alla riabilitazione di coloro che fanno uso di droghe, alcol, farmaci, tabacco
o meglio, sostanze legali o illegali, che creano dipendenza). Un altro
importante contributo è stato dato anche da altre comunità terapeutiche
gestiste da religiosi.
Ma
tra la fine degli anni 70’ e gli inizi degli anni 80’, i tentativi per cercare
di ridurre l’uso di queste sostanze, sembravano non aver dato quasi alcuno
effetto, infatti le cosiddette “vittime dell’eroina”, erano sempre in continuo
aumento. Tra l’altro, fu proprio in questo periodo che in Europa giunse pure il
virus dell’HIV, a seminare ancor più terrore di quanto lo avessero già fatto le
sostanze citate poc'anzi. E, fu proprio grazie al tentativo di contrastare o
difendersi al meglio da quest’altra problematica, che cominciarono a
diffondersi delle campagne pubblicitarie di informazione, le quali
non solo favorirono lo sviluppo di una vera e propria prevenzione alla salute,
ma allo stesso tempo, ridussero la quantità di nuovi casi di uso di eroina i
quali continuarono ugualmente ad essere presenti, seppur in forma minore e per
lo più delegati ad atti di criminalità per coloro che avrebbero voluto
procurarsela.
Dunque,
l’intrecciarsi continuo dell’emotività nel brano di Alice, spiega come meglio
può, quanto soffocante e
terribilmente coinvolgente possa essere l’effetto che qualsiasi tipo di droga
possa suscitare in ciascuno di noi; ricordando oggi per droghe non si intendono
solamente le sostanze stupefacenti, ma anche altre tipologie di dipendenze,
come ad esempio: il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo, la dipendenza da
internet e, l’ancor meno conosciuta, dipendenza affettiva.
Dunque,
se negli anni 80’ alla canzone “Per Elisa”, potevamo sicuramente dare
un’interpretazione che rispecchiasse l’uso, nonché la forte dipendenza
dell’eroina o da qualche altra sostanza, oggi, ascoltando le parole dello
stesso testo, si può attribuirgli un nuovo significato: quello delle nuove
dipendenze o New Addictions, poiché in linea di massima, possiedono
entrambe lo stesso effetto.
Giovanna Modesto
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