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05 aprile 2018

Invito alla lettura: LA SIGNORA DELL’ISOLA




Il romanzo LA SIGNORA DELL’ISOLA di Madge Swindells si svolge in Corsica. Sybilia una ragazza di 16 anni viene promessa in sposa a Michel, conosciuto soltanto poche ore prima della cerimonia nuziale. Michel è un buon partito è figlio di Xavier Rocca proprietario terriero, capo del suo villaggio, Taita, e dirigente del locale Fronte Nazionale Corso.
Il matrimonio di Sybilia e Michel non viene consumato. Michel è un giovane sensibile, bello e omosessuale. Il contatto fisico con una donna lo fa rabbrividire e negli anni trenta l’omosessualità, molto più di ora, ledeva l’onore, non solo il suo, ma soprattutto quello di suo padre. Dopo qualche tempo Sybilia riesce a sedurre il marito e avere un rapporto intimo, Syblia rimane incinta e darà alla luce un bambino.
Michel presto si innamorerà di Angelo e abbandonerà la moglie e il figlioletto.



Un pomeriggio di trent’anni dopo in un caldo agosto del 1960 Sybilia uccide a colpi di fucile il suocero. Ciò appare come una vendetta, ma in realtà è la conseguenza di un segreto che tanti in paese conoscono, ma la loro ancestrale, tacita legge impone il silenzio. La donna è in grave pericolo rischia di essere linciata dalla sua gente. Nessuno tranne Jacklyn Walters, un antropologo americano che si trova a Taita, aiuterà Sybilia a mettersi in salvo e l’aiuterà anche nella ricerca della verità. Per sapere il motivo dell'omicidio di Xavier si dovrà tornare indietro nel tempo e risalire agli anni tragici dell’occupazione nazista, agli inizi della seconda guerra mondiale.
La Corsica viene occupata dai tedeschi, Sybilia, che conosce le lingue, viene reclutata dai servizi segreti inglesi con il compito di fingersi una cameriera in un albergo di Bastia dove ha sede il comando tedesco. Deve raccogliere informazioni da trasmettere agli alleati. Il capitano Robin Moore, un agente americano paracadutato in Corsica per organizzare i vari gruppi della Resistenza, entrerà nella vita di Sybilia e dalla loro storia d'amore nascerà una bimba.
Dopo la liberazione della Corsica il capitano Robin Moore riceve l’ordine di recarsi in Inghilterra per ricevere altre istruzioni, ma dopo la partenza di Robin Moore di lui non si saprà più nulla. Sarà in quell’agosto del '60 che Sybilia conoscerà la verità che l'ha portata a compiere l’omicidio del suocero. In tutti quegli anni, nell’attesa di Robin, Sybilia ha dovuto sopportare umiliazioni e disprezzo. Per avere avuto una relazione con uno straniero era stata emarginata, la gente  la chiamava: ‘’la puttana’’.
Nel romanzo l'autrice descrive accuratamente i sentimenti di ogni personaggio. Gli odi, le passioni, la nobile personalità di Sybilia; una donna colta, elegante nella figura, una donna forte, dalla quale traspare in tutto il romanzo il suo destino di donna infelice.
Leggendo LA SIGNORA DELL’ISOLA ho provato la sensazione di vivere come dentro quei luoghi selvaggi. La Corsica con le sue impervie e grandiose montagne, i suoi boschi di querce, la macchia mediterranea di mirti, i ginepri, le lavande profumate, evoca luoghi nei quali si vorrebbe vivere.
La storia del romanzo intriga sin dalla prima pagina e coinvolge il lettore fino all’ultima.

Lina Viola

Questo libro che mi ha veramente appassionato lo donerò questa estate alla biblioteca comunale. Un romanzo che v’invito a leggere.




15 marzo 2018

Invito alla lettura: Storie fantastiche di gente comune



Buongiorno amici miei, oggi parliamo di un romanzo pieno di spunti su cui riflettere, un romanzo che ti tiene incollata alle sue pagine per ore e che a volte è capace di commuovere e a volte ironico per le storie dal sapore agrodolce.
Il titolo del libro in questione è: "Storie fantastiche di gente comune", dell'autore esordiente Stefano Valente.

L'opera narrativa si snoda in tre racconti: nel primo incontriamo Paolo, un ragazzo che decide di seguire il proprio cuore, i propri valori ed il proprio coraggio e si arruola nell’aeronautica militare, andando contro la volontà dei suoi genitori che lo volevano chirurgo. Paolo non si perde d'animo, continua a inseguire i suoi sogni e la sua strada non smettendo mai di credere nei suoi ideali, anche quando per amore sarà costretto ad abbandonare l'uniforme.

Nel secondo racconto la protagonista è Chiara, una ragazza intelligente e colta, laureata in chimica farmaceutica con il massimo dei voti e con una sfrenata passione per la chimica; passione che condivide con il fratello Alessandro, ricercatore per una grande ditta farmaceutica produttrice di "Athena", un farmaco in grado di curare il Parkinson e altre malattie neuro-degenerative. Ma all'improvviso la nostra protagonista, si troverà a dover affrontare una realtà raccapricciante che rischia di portare alla morte migliaia di pazienti, e che la metterà di fronte a scelte difficili, soprattutto quando c'è in ballo l'amore per chi ha il tuo stesso sangue.


Il terzo racconto ci porta a conoscere Matteo, un giovane brillante avvocato penalista, che a seguito dell'ennesima causa vinta, scopre di aver fatto assolvere il vero colpevole.
La sua sete di giustizia, la passione e l'amore che mette nel suo lavoro, lo porteranno alla giusta soluzione, in una strada piastrellata da falsi eroi e pericolosi colpi di scena.

Il messaggio che l'autore vuole trasmettere con questi tre racconti, che appunto narrano di gente comune, è che ognuno di noi è l'eroe di se stesso, nulla di straordinario, nella realtà di oggi un eroe è qualcuno che non ha paura di mettersi in gioco, di emergere, anche se a volte tutto ciò ci porta a pagare un prezzo troppo caro per una solida integrità morale assecondata dai propri valori e dal coraggio delle proprie scelte.

La tecnica narrativa usata è particolare, in quanto ogni racconto è affidato ad una voce
narrante.
Lo stile è fluido e ricco di particolari che si incentrano nella vicenda.
Un piccolo capolavoro letterario. Ringrazio con tutto il cuore Stefano Valenti che per l'appunto mi ha dato la possibilità di leggere come dire, questo piccolo manuale di sopravvivenza morale.

Marika Mendolia




12 marzo 2018

Invito alla lettura: L’ultimo giurato




È un romanzo di John Grisham ambientato nel Mississippi, il cosiddetto profondo sud che Grisham conosce bene per esservi nato.
A Clanton, piccola cittadina immaginaria, dove ha ambientato molti suoi romanzi c‘è una grande piazza che fa da palcoscenico ai suoi personaggi e che spesso ritroviamo in diversi romanzi.
Questa volta John Grisham ci presenta un giovane giornalista proveniente dalla vicina Memphis, Willie Traynor, che negli anni 70 acquista, per poche migliaia di dollari, un giornale fallito e ne diventa direttore, caporedattore, editorialista, corrispondente di cronache locali, giornalista sportivo e chissà con quante altre mansioni.
Era interesse dunque di Traynor scrivere tutto quanto trovava giusto e che i suoi lettori fossero informati su quanto succedeva a Clanton perché il giornale tornasse ad avere una buona tiratura.
Spesso la sua passione giornalistica lo spinge a intraprendere difficili battaglie per i diritti civili della gente di colore. Denuncia la corruzione nelle istituzioni, lotta per la integrazione scolastica dei bambini e con i suoi pezzi forti sui fatti di cronaca giudiziaria è sempre per la difesa dei deboli e contro le ingiustizie.
Rhoda Kassellaw una bella vedova, viene stuprata e accoltellata, nella sua casa, davanti ai suoi due figli da un delinquente, Danny Padgitt; appartenente a una ricca famiglia di malavitosi.




Prima di morire Rhoda riesce a trascinarsi presso la casa dei vicini, dove anche i suoi bambini, terrorizzati, si erano già rifugiati, riuscendo a rivelare il nome del suo aggressore.
Danny Padgitt viene arrestato, processato e condannato all'ergastolo. Durante il processo, prima della condanna, minaccia di morte in modo plateale tutti i membri della giuria.
Della giuria faceva parte Callie una nera colta, molto religiosa, che Traynor ha conosciuto a Clanton e con la quale ha instaurato una amicizia filiale. Traynor diventa quasi un membro della sua numerosa famiglia; Callie è madre di otto figli e tutti laureati. Una condizione insolita all’epoca per una famiglia di colore.
Callie è un personaggio singolare nel racconto di Grisham.
È cresciuta nella casa di una ricca famiglia italiana stabilitasi a Clanton anni prima e Callie era l’unica donna di colore e forse l’unica persona che parlasse correttamente in italiano in tutta la contea. Mi è piaciuto questo personaggio per come Grisham ha voluto caratterizzarlo. È un personaggio sorprendente, una donna per cultura lontana che ama la lingua italiana e l’Italia e che sogna di poterla visitare.
Dopo solo nove anni Danny Padgitt viene rilasciato in libertà vigilata e il giornalista Traynor scopre che nel Mississippi la condanna a vita può significare fare 10 anni di prigione e anche meno.
Subito iniziano ad essere uccisi due dei giurati è un terzo subisce un attentato con una bomba ad orologeria... Il colpo di scena finale lo lascio alla vostra lettura.
Il racconto mi è piaciuto, lo definisco un legal thriller atipico. Mi sono ritrovata immersa nella vita tranquilla di una cittadina di un altro Sud dove s’intrecciano molti temi, i valori della famiglia, dell’amicizia, della fede. Un romanzo coinvolgente che consiglio di leggere, senza voler trovare in questo libro di Grisham il solito giallo.

Il libro è disponibile in biblioteca, se amate certe atmosfere non vi deluderà.


Lina Viola




03 marzo 2018

Invito alla lettura: La collezionista di libri proibiti



Buongiorno. Oggi vi propongo un bel romanzo dell'autrice, docente e sceneggiatrice, Cinzia Giorgio, il romanzo in questione è: "La collezionista di libri proibiti".

Venezia, estate 1975. Olimpia, nata in una ricca famiglia veneziana, è una ragazza con uno spirito libero e audace. Ha solo quindici anni quando conosce casualmente Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d'antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce l'intelligenza e la sensibilità della ragazza, e la incoraggia a seguire la sua passione.

Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorarci, Anselmo gli insegna a riconoscere il valore di antichi manoscritti e libri rari, diventando una vera specialista e aiutata da Anselmo inizia a collezionare preziosi libri messi all'indice dalla Chiesa.

Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, cresce anche un altro tipo di passione, quella per Davide il nipote di Anselmo, una passione segreta e non dichiarata che brucia dentro l'animo della ragazza. Una notte, durante la lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana del ‘500, i due cedono al loro amore.
Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai da anni nella capitale francese, dove è diventata una grande collezionista di libri proibiti e responsabile di una famosa casa d’aste specializzata in libri e manoscritti antichi.
Olimpia riceve da Davide un pacchetto che contiene delle lettere un tempo censurate, insieme ad un libro in passato proibito, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l'eredità di Anselmo. Quindi il suo interrogativo è quello di capire, come un modesto antiquario poteva esserne in possesso e che legame esistesse tra quelle lettere e la bottega da cui provengono.

La storia che l'autrice ci racconta in pagine colme d'amore, sentimenti e passioni ha come protagonista, prima una ragazza e poi una donna in cui immedesimarsi è inevitabile.

Inoltre è una storia piena di suspense, che ti tiene incollata alle pagine e ti trasporta in un mondo che ha l'odore della carta e la magia delle parole.

Lo stile usato è molto fluido, scorrevole e che non annoia, ma incuriosisce e alimenta il fascino di personaggi molto intriganti che si muovono in un contesto pieno di segreti e di misteri da risolvere.

La trama è molto ben costruita e con un finale inaspettato ma allo stesso tempo una lettura leggera, di intrattenimento, indicata per chi ama i libri, per chi ama passare molte ore in biblioteca.

Quindi senza nessun dubbio vi consiglio di leggerlo al più presto.

Marika Mendolia




24 febbraio 2018

Invito alla lettura: Cime tempestose


Buongiorno cari amici, ed oggi eccoci qui con un classico intramontabile dell'autrice inglese Emily Brontë: "Cime tempestose".Ambientato nella brughiera inglese di inizio Ottocento, Cime tempestose è la storia di Heathcliff, un giovane rimasto orfano che viene preso in custodia da Mr. Earnashaw, ricco gentiluomo proprietario di Cime tempestose, un antico maniero immerso nelle campagne inglesi.

Tra Heathcliff e Catherine, figlia di Earnshaw, si innesta fin da subito un tenero rapporto, una relazione che inizia a mostrare segni di cedimento per via delle profonde differenze sociali tra i due.

Catherine decide quindi di sposarsi con l'altolocato Edgar Linton; mentre Heathcliff, tornato ricco da un viaggio in Inghilterra, decide di vendicarsi sposando la sorella minore del suo rivale amoroso, la giovane Isabel.

Dopo aver dato alla luce la piccola Cathy ed aver confessato ad Heathcliff il proprio amore, Catherine muore e l'uomo, pervaso dal sentimento di vendetta, decide di impossessarsi di tutti i possedimenti della famiglia Earnshaw e della famiglia Linton. Vi riesce e poco dopo muore, seppellito accanto a Catherine, l'unica persona che abbia veramente amato.

In Cime tempestose c'è tutto: l'epica, la tragedia, la spietata analisi dell'animo umano; condotta con un approccio che oserei definire psicoanalitico, oltre un cinquantennio prima che la psicanalisi fosse inventata; la sottile ma implacabile critica alla costruzione sociale, l'ironia e molto altro ancora.

L'autrice con una “finesse” letteraria meravigliosa, si serve di una struttura narrativa perfettamente simmetrica per raccontarci la rottura tragica di una simmetria sociale ed etica, simmetria che sembra ricomporsi nel finale.

Il tema centrale dell'opera è indubbiamente l'amore, in particolar modo quello nei confronti di Catherine da parte di Linton e di Heathcliff.
Amore, anche in questo caso, vissuto in due modi contrapposti, in un binomio irrisolvibile. Da un lato troviamo l'amore, più razionale ma non meno sentito e forte di Linton. Il suo è tuttavia, un amore che non si aspetta dimostrazioni, che viene vissuto con pazienza e tolleranza nei confronti dell'amata. Un amore gentile manifestato in maniera delicata, elegante premuroso; un amore profondo, mai violento.

Al contrario l'amore di Heathcliff, è un amore aggressivo, appassionato; un amore che può essere scambiato per desiderio di possesso nei confronti della donna amata. Il suo è un sentimento che non ammette rifiuti, che odia l'intromissione di terzi. Heathcliff è un uomo rude, crudele, avaro, distante. Catherine è l'unica persona in grado di spogliare Heathcliff dalla sua corazza, di mostrarlo al mondo in tutta la sua debolezza, fragilità e di legarlo a sé per l'eternità.

La Brontë insiste su questo binomio, su questa duplice personalità presente in Heathcliff, sottolineando la crudeltà di quest'uomo che si lascia conquistare dalla sete di vendetta e dall'odio nei confronti dei suoi nemici, arrivando a commettere azioni riprovevoli e spregiudicate. Dall'altro lato invece troviamo un Heathcliff premuroso, estremamente sensibile e romantico nei confronti di Catherine.

Cime tempestose è un romanzo in cui il reale protagonista è l'amore, di cui la Brontë ci fornisce molte sfaccettature. L'amore infantile di Isabella, la sorella di Linton, nei confronti di Heathcliff; è un amore ingenuo che si lascia conquistare dalla rudezza di quell'uomo e spera in un risvolto fiabesco, ossia in un Heathcliff capace di lasciarsi andare e di amare. L'amore quasi materno, maturo e responsabile di Ellen nei confronti di Cathy; l'amore premuroso, attento e delicato di Cathy nei confronti di Hareton.

È evidente che questo romanzo sia in realtà un piccolo tesoro pieno di perle, che ogni lettore deve essere capace di cogliere e di gustare.

È un classico e come tale penso debba essere letto, per arricchire con un tassello in più quel grande mosaico che va a comporre la cultura letteraria di ognuno.

Marika Mendolia


Il libro è disponibile, potete ritirarlo in biblioteca:






16 febbraio 2018

Invito alla lettura: La cattedrale del mare



Oggi vorrei presentarvi un romanzo molto famoso, scritto dall'autore e avvocato spagnolo Ildefonso Falcones, intitolato: "La cattedrale del mare".
Ci troviamo nel quattordicesimo secolo nella Catalogna, in particolare a Barcellona.
In pieno feudalesimo si snodano le incredibili vicende di Arnau Estanyol, umile ragazzo figlio del servo della gleba Bernat, fuggito dalle angherie e dalle oppressioni del suo antico signore di Bellera, al fine di conquistare la libertà.
Arnau cresce a Barcellona guidato dai saggi insegnamenti del padre e in compagnia di Joan, vivace bambino insieme al quale scopre la Cattedrale della Madonna del Mare, all' epoca già in costruzione, e fa la conoscenza della confraternita dei bastaiox.
Arnau non si distaccherà mai effettivamente dalla sua Madonna, né dai bastaiox.
Il legame è così forte che le tappe della vita di Arnau sono continuamente paragonate e scandite dalle fasi di costruzione della cattedrale. Arnau vive tante avventure che lo portano ad intraprendere diversi mestieri, a cambiare la sua condizione sociale e a legarsi a molti personaggi cruciali.
Questo romanzo dallo stile ricco e lineare, mi ha sorpreso piacevolmente per l'intreccio imprevedibile, cioè i personaggi si lasciano e si ritrovano per uno strano scherzo del destino.
Inoltre vengono coinvolte nel romanzo, molte tematiche storiche, tra cui: le angherie subite dai contadini da parte dei feudatari, le guerre intraprese dai sovrani per affermarsi sui traffici marini, la propensione al commercio della città di Barcellona, le adunate della Host (esercito cittadino), in caso di recata offesa alla città; la tremenda epidemia di peste che decimò la popolazione, le persecuzioni dell'inquisizione. 
Il personaggio di Arnau è caratterizzato da una completa assenza di pregiudizi, inoltre fautore dell' uguaglianza e della libertà. Amico di ebrei e musulmani, contrario alla schiavitù.
Mi azzardo a dire che questo romanzo mi ha ricordato un po’ "I Pilastri della terra" di Follett.
Comunque l'ho trovato un ottimo romanzo storico che unisce per bene realtà storica e finzione.
Vi troverete in un vortice di emozioni finali, posso solo assicurarvi che il vostro cuore esulterà.

Marika Mendolia

Il libro è disponibile, potete ritirarlo in biblioteca.





13 febbraio 2018

Invito alla lettura: Gli intrighi della politica e la razionalità della matematica




Quello che si riceve in regalo, si sa, non dovrebbe essere regalato ad altri; una regola, in realtà, tanto citata quanto disattesa. Di solito, tuttavia, i regali dei quali tentiamo di disfarci sono quelli che proprio non hanno colpito nel segno; difficilmente ricicliamo quelli che ci sono piaciuti e ci ha fatto piacere ricevere. Tutto questo giro per dire che il libro che intendo regalare alla biblioteca in questa occasione, è un regalo che ho ricevuto a mia volta. Ma ci tengo a dire anche che appartiene alla categoria dei regali graditi; anzi, in questo caso, doppiamente graditi perché mi è stato regalato da uno dei miei  figli e  perché si tratta di un libro che ho letto con piacere e curiosità e che ho trovato molto originale. Il titolo è “La Trappola del


gioco” e l’autore è Nicola Oddati. Il genere è il giallo
(genere sempre verde) e del giallo ha tutti i connotati canonici: l’omicidio (in questo caso una sequenza di omicidi); le indagini; la soluzione finale del mistero. 
Quello che subito appare piuttosto particolare è invece il contesto nel quale la storia prende corpo e decisamente originali sono i personaggi coinvolti nelle indagini e ancor più le metodologie che risultano decisive per risolvere gli enigmi.

  Siamo a Napoli, inizio degli anni 2000, in piena emergenza rifiuti. Le strade sono invase dall’immondizia, le discariche sono stracolme, nei depositi si accumulano le famigerate ecoballe in attesa di essere smaltite.
  
Ma l’emergenza rifiuti oltre ad ammorbare l’aria e attentare alla salute delle persone, profuma di affari e su di essa lucra e si muove una consorteria politico – affaristico - camorristica che alimenta un circuito che è perfetto fintanto che tutto si tiene ed allora sono guadagni e carriere politiche spianate; quando salta la catena sono invece morti ammazzati e carriere politiche che si infrangono tragicamente.

  La prima vittima a cadere su questa strada è un consigliere regionale che ha fatto le sue fortune politiche appunto nel settore della gestione dei rifiuti; il cadavere viene trovato (viene fatto trovare lì, perché appaia chiaro il messaggio) in un sito di stoccaggio di ecoballe.  E’ quello che si dice un morto eccellente; un personaggio chiave del sistema, un politico ambizioso che ha costruito la sua carriera con spregiudicatezza, anche a spese dei vecchi sodali di partito e macinando le loro carriere; uno che era uso a coltivare rapporti pericolosi e curare dossier in grado di compromettere tante persone: ce n’è quanto basta per agitare il sonno di molti.

 Ma non è che l’inizio. A questo segue un secondo morto ammazzato (una intraprendente donna d’affari introdotta nel mondo politico napoletano, con interessi nel campo dell’impiantistica ambientale) ed un terzo ( l’amministratore delegato di un colosso nazionale nella realizzazione di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti).  Morti tra di loro collegate e tutte quante interne al sistema.

  Da dove partono i colpi e perché? La miscela è davvero esplosiva: i contrasti e i risentimenti dei politici, gli interessi della camorra e delle imprese che lucrano sull’affare dei rifiuti? Tutto questo insieme o qualcos’altro ancora? E dove è saltata la catena? Perché il sistema che deve produrre utilità per chi è dentro, produce morti?  E quei morti sono il segno che il sistema si è destabilizzato o sono morti che devono prevenirne la destabilizzazione?

  Questo lo scenario che hanno davanti gli investigatori. Come si viene a capo del groviglio di interessi che muove la storia? Come valutare ruolo e comportamento degli attori che agiscono su tale scenario? Con il rigore delle scienze matematiche.

 È così che la chiave per venire a capo degli intrighi politico-affaristico-criminali che reggono la storia sarà fornita da Pietro Maiorana professore di matematica all’Università di Napoli (ma palermitano di origine) che è associato alle indagini come speciale consulente degli inquirenti.

  Quella di Pietro è una mente insieme razionale e visionaria che introdurrà nelle indagini le chiavi interpretative giuste per  inquadrare il comportamento dei singoli personaggi che popolano la scena venendo a capo del mistero. Di che si tratta? Dell’applicazione alle indagini di una metodologia interpretativa del comportamento delle persone derivata dalla teoria dei giochi.

  La teoria dei giochi è una scienza vera e propria che si avvale della matematica più complessa per analizzare e studiare il comportamento dei soggetti coinvolti in una competizione che può svolgersi in uno qualsiasi dei campi dell’interazione umana e valutare le strategie poste in essere da ciascuno per ottenere il massimo vantaggio per se stessi o ridurre uno svantaggio.

  Nel modello analizzato, ogni soggetto coinvolto ha un preciso obiettivo: deve decidere come meglio muoversi per volgere la situazione in proprio favore senza sapere cosa faranno gli altri (può solo ipotizzarlo) ma sapendo che anche gli avversari applicano il medesimo procedimento logico.

 Un contributo importante alla teoria dei giochi lo diede J. F. Nash (genio assoluto e premio Nobel nel 1994, la cui vita è raccontata in un film di qualche anno fa “A beautiful mind” con Russel Crowe: assolutamente da recuperare e vedere) che formulò appunto il teorema che porta il suo nome: in una situazione dove gli attori non cooperano, anzi sono in competizione tra di loro e non possono fidarsi l’uno dell’altro o accordarsi, la mossa vincente, per tutti e per ciascuno, è arrivare ad una condizione nella quale tutti i giocatori hanno un valido motivo per non cambiare la propria strategia, che si presume sia seguita anche dagli altri: tale condizione è detta appunto equilibrio di Nash.

  In una condizione siffatta, applicata all’indagine, per l’investigatore tendono a chiudersi gli spazi perché i protagonisti (non solo il colpevole o i colpevoli, ma anche tutti quelli che hanno da temere qualcosa dal disvelamento della vicenda) non si muovono più, minimizzando così il possibile danno per se stesso che può derivare dal progredire delle indagini; una condizione di stallo che pregiudica la possibilità di risolvere il caso.

  Per stanare i giocatori ed indurli ad una ulteriore mossa, bisogna introdurre elementi di squilibrio nel gioco: gli inquirenti devono modificare la tendenza all’inerzia del sistema tendendo una trappola ai giocatori per non rimanere intrappolati nel loro gioco.

 Ed è appunto Pietro ad architettare la trappola finale; l’equilibrio si sfalda e nessuno si sente più al sicuro semplicemente non agendo; devono esporsi per ripristinare l’equilibrio.

 Ma è bene fermarsi qui nel racconto: di un giallo non si deve anticipare troppo per non compromettere il piacere della lettura.

 Su una cosa sono pronto a scommettere: chi si dovesse appassionare alla lettura del libro e non ne sa abbastanza sulla teoria dei giochi, sicuramente sentirà il bisogno di saperne di più sull’argomento. A me è andata così.

Salvatore Di gregorio




05 febbraio 2018

Invito alla lettura: Il momento di uccidere



Quando ho iniziato a leggere questo noto romanzo, il primo “legal thriller” di un lungo elenco di grandi successi di John Grisham e conosciuto la tragedia di Tonya, una bambina di colore di 10 anni stuprata da due balordi bianchi, ubriachi e razzisti... subito mi ha coinvolto facendomi prendere parte per la vittima.
Il processo per stupro è immediato. Il romanzo è costruito nel contesto tra razzismo, desiderio di vendetta e la rabbia che un padre prova verso coloro che gli hanno sconvolto la vita e rovinato sua figlia, ormai devastata psicologicamente e fisicamente per le violenze subite. Carl Lee Hailey padre della piccola, non può aspettare quella giustizia che forse non si compirà mai. Allora decide di farsi giustizia da sé sparando e uccidendo gli imputati in tribunale. Il processo a Carl Lee, così come i fatti si svolgono nel Mississippi, Ford County, profondo sud degli Stati Uniti, dove il tema razziale è molto sentito: da una parte i neri, in un clima di sudditanza dall'altra i bianchi razzisti, sprezzanti verso i diritti della gente di colore e dove imperversa l’organizzazione razzista del Ku Klux Klan.
Particolare importanza nel romanzo riveste l'avvocato difensore di Carl Lee, Harry Rex Vonner, per la sua forte personalità, consapevole della notorietà che potrà avere da questo processo. Subirà molte pressioni, minacce di morte e la sua casa verrà bruciata... nulla lo fermerà. La giuria formata da una maggioranza di bianchi non riesce a formulare un verdetto per la mancanza dell'unanimità del voto. Per giorni vivono isolati per non avere contatti col mondo esterno. Solo lo stato d'animo della giurata Wanda, attraverso una commovente descrizione dello stesso stupro mette a nudo la propria coscienza e fa riflettere gli altri giurati. In un clima di grande tensione emotiva riusciranno a raggiungere il verdetto.
528 pagine, non sono tante, quando la lettura è scorrevole lo stile semplice e curato. Emozionante, avvincente, coinvolgente, ben scritto, molto dettagliato nelle descrizioni delle varie fasi del processo.
Il libro lo trovate in biblioteca. Che dire ancora? ...Buona lettura!




La lettura di questo romanzo è coincisa con i fatti di cronaca verificatesi a Macerata. Un razzista nostrano spara da un auto a persone sconosciute, colpevoli solo di essere di pelle nera. Una brutta storia d’intolleranza che fa riflettere anche sulla nostra società attuale e dei mutamenti che stanno avvenendo nelle nostre città e di come stia crescendo l’intolleranza verso gli immigrati. Una brutta storia, dicevamo, che può portare ad altri atti di violenza se questa china razzista non viene contrastata e per non cadere nella trappola dell'odio e della violenza.
Lina Viola




21 dicembre 2017

Invito alla lettura: Alibi di una notte






Devo premettere di essere un’appassionata lettrice di libri gialli e di thriller in genere, ma ho trovato che Alibi di una notte sia tra i migliori romanzi di Sandra Brown. Autrice di molti bestsellers dal talento letterario eccezionale. Il racconto è avvincente e ben costruito, non scontato e con una descrizione impeccabile dei personaggi.
Nella città di Charleston in una lussuosa suite di albergo, dove viveva, viene rinvenuto il cadavere di Lute Pettijohn, ricco e potente proprietario dell’albergo. Un uomo di dubbia moralità dai molti intrallazzi e con molti nemici. Nemici nella malavita, nemici nella polizia e ci sono sospetti anche su Davee, la giovane vedova, diventata libera e milionaria con la ricca eredità.
Gli intrighi sulla morte di Lute s’infittiscono coinvolgendo anche le persone che indagano il caso. Infatti una persona vicina all'integerrimo Hammond Cross, che aspira a diventare il nuovo procuratore distrettuale, trama per depistare la sua inchiesta. La sera dell’omicidio Hammond conosce una donna, Alex Ladd. Con lei ha una notte di passione. Nel corso delle indagini la bella psicologa Alex Ladd, della quale si è innamorato, diventerà, per una serie di coincidenze, una delle principali sospettate che però, per la sera dell'omicidio, ha un alibi di ferro. Il nostro aspirante procuratore dovrà indagare anche la donna per scoprire chi è il pericoloso killer. Il finale, come ogni giallo che si rispetti, è sorprendente e inaspettato.

09 dicembre 2017

Invito alla lettura: Un segreto nel cuore





Nicholas Sparks autore di tanti libri d’amore in "Un segreto nel cuore" costruisce una perfetta storia di mistero e di colpi di scena. Infatti non è solo una storia di amore, c’è il dolore e c’è la rinascita. Ambientato a New Bern , nello stato della Carolina del Nord. La tranquilla città della Pepsi Cola dove i giorni scorrono sempre uguali.
La tragica morte, di una giovane donna, Missy Ryan, investita in un incidente stradale, sconvolge la vita di Miles, marito e vice sceriffo di New Bern e del figlio Jonah. Le indagini di Miles non portano a niente e il responsabile che ha causato la morte di Missy rimane sconosciuto. Sono passati due anni da quel giorno tragico quando nella classe di Jonah arriva la nuova insegnante, Sarah. Tra Miles e Sarah, anche lei con un passato doloroso e difficile, nascerà un sentimento forte. Una storia d’amore, mai banale, che porta a riflettere sul rapporto ideale tra un uomo e una donna. Un racconto dalla trama coinvolgente ed emozionante, con imprevedibili giochi del destino, che fanno di questo romanzo "un'opera", sia nel ritmo narrativo che nella descrizione dei luoghi e dei personaggi; con un epilogo sorprendente. Un libro che tiene inchiodati alle pagine, dalla prima all'ultima.
Lina Viola


il libro è disponibile in biblioteca. Per prenotarlo clicca qui




03 dicembre 2017

Invito alla lettura: le recensioni dei nostri lettori


Di seguito le recensioni di due novità librarie presenti nella biblioteca di Pietraperzia, scritte da Nadia Di Gloria e Ilenia Di Perri.

L’ULTIMO GIORNO DI SOLE
di Giorgio Faletti


Concepita come una rappresentazione teatrale, “L’ultimo giorno di sole” è l’ultima opera scritta da Giorgio Faletti, uscita postuma a tre anni dalla morte dello scrittore piemontese. Durante questi tre anni, l’opera è stata trasformata in un racconto, per permettere ai suoi affezionati lettori di usufruire, attraverso le pagine di un libro, dell'ultimo lavoro a cui l'autore si era dedicato.
La storia ha come protagonista Linda, ex direttrice di un’agenzia di viaggi con un matrimonio fallito alle spalle. Mentre tutti cercano di sfuggire ad un'imminente esplosione solare che investirà la Terra, ad eccezione di una piccola area denominata ‘Terre della speranza’, verso cui tutti si dirigono, Linda resta nella sua piccola città di provincia e affronta con coraggio quello che avverrà, osservando con disincanto i luoghi della sua memoria: inizia così il suo viaggio a ritroso nei ricordi, dal suo primo amore immaginario, nato dalle pagine di un vecchio sussidiario scolastico, all’incontro con Nicola, suo marito, e infine con Adriana, l'amica transessuale, ognuno dei quali le ha regalato un modo nuovo di vedere le cose.
Il racconto, intervallato dalle poesie composte dallo stesso Faletti per la piece teatrale, rappresenta l'idea embrionale di un romanzo, che l'autore non riuscì a realizzare. Mancano la trama avvolgente e lo spessore psicologico dei personaggi , a cui l'autore ci aveva da tempo abituati. Nonostante ciò, L'ultimo giorno di sole ha una struttura coerente, poiché segue il percorso logico del viaggio interiore della protagonista.
“In quel momento, in un lampo, ho capito uno dei limiti fondamentali degli esseri umani, forse la causa principale della nostra infelicità. La difficoltà a quantificare il tempo, non nella misura, ma nella memoria. Se ogni uomo avesse potuto ricordare ogni singolo istante della sua vita, se avesse avuto il dono di poterla ripercorrere raggruppandola non in anni e in mesi ma identificandola passo per passo in minuti e in secondi, sono certa che l’esistenza sarebbe sembrata a tutti molto più lunga.” E’ con queste parole che Linda riflette sulla vita, sulla necessità quasi ossessiva degli esseri umani di lottare contro il tempo che sfugge e di volerlo controllare, ma la vita spesso sconvolge i piani e ci costringe a fermarci ed ad affrontare gli eventi con un sano fatalismo, dando il giusto valore alle cose.
La sensazione che permea ogni singola pagina di questo libro è la serenità con cui Linda va incontro al proprio destino, a testa alta, con lo stesso coraggio con cui Giorgio Faletti, malato da alcuni mesi, affronterà i suoi ultimi giorni di vita. E’ in questa chiave di lettura che le vite di Linda e dell’autore si intrecciano, Linda prende il posto di Faletti, le sue parole rappresentano l’ultimo saluto che l’autore rivolge ai suoi lettori, lasciandoci il ricordo di una personalità poliedrica ed affascinante, capace di esprimere con elegante schiettezza il suo ricco mondo interiore.  (Nadia Di Gloria)

CORTILE NOSTALGIA
di Giuseppina Torregrossa

I libri di Giuseppina Torregrossa sono destinati a tutti, a chi ama la propria sicilianità, ma ancor di più per chi non ha ancora compreso  in ché cosa consista questa nostra peculiare sicilianità. La Torregrossa può essere definita l'autrice più “siciliana” del panorama moderno, quella che riesce a cogliere e catturare l'essenza di questa nostra Sicilia, amata e odiata allo stesso tempo.
Il suo ultimo romanzo “Cortile nostalgia” racchiude tutto questo: la speranza di un mondo migliore, l’ amore per la famiglia che solo chi vive lontano da essa può capire, l'unione con altri popoli, il rapporto di uguaglianza che in Sicilia ha sempre caratterizzato i tempi. Palermo fa da cornice a questa storia, come una madre accoglie a braccia aperta tutti i suoi figli, siciliani e non, senza distinzione di razza o provenienza.
Giuseppina Torregrossa definisce Palermo la grande madre, la madre che aspetta pazientemente i suoi figli, che li ama incondizionatamente.
Libro intenso, che si lascia leggere velocemente; trascinandoti in una realtà tutta siciliana, dove non ci sono confini, né razze, ma soltanto l'amore per la propria città, cioè Palermo.
Consiglio di leggere questo romanzo a chi ama la narrativa, ma anche a chi non l'ama, perché quest’ultimo lavoro della Torregrossa è molto più di un semplice romanzo. Inoltre da appassionata lettrice, invito a leggere  tutti i suoi libri, perché raccontano di una Sicilia di altri tempi, dalla mentalità a volte arcaica, dei suoi colori, odori,  passioni, della sua miseria e della sua nobiltà.
Ribadisco ancora una volta, i suoi romanzi  sono molto di  più di semplici libri di narrativa. (Ilenia Di Perri)